Cattivi odori a San Dorligo, in arrivo i “nasi elettronici”
TRIESTE Scatta l’operazione contro i cattivi odori a San Dorligo della Valle. Dopo le recenti lamentele dei residenti delle zone di Mattonaia, Aquilinia, Lacotisce e Domio, ultime di una lunga serie di accuse rivolte alla Tal Siot, il cui oleodotto sembra essere all’origine del problema, l’amministrazione comunale ha deciso di far partire a breve un’azione finalizzata a individuare con esattezza le cause del fenomeno. «Abbiamo a disposizione i 35mila euro, frutto di un contributo della Regione, con i quali avvieremo uno studio - annuncia l’assessore comunale per l’Ambiente e il Territorio, Franco Crevatin -, nel corso del quale utilizzeremo i cosiddetti “nasi elettronici”, ma non solo. Intendiamo avvalerci anche della collaborazione dell’Università, la cui disponibilità ci è stata garantita nel corso di un colloquio dal rettore, Maurizio Fermeglia, e dell’Arpa».
«Finora - prosegue l’esponente della giunta municipale - abbiamo sentito parlare di tanti bei progetti e abbiamo visto impiegare tante risorse, ma resta il fatto che, in questi ultimi anni, la situazione è migliorata di poco. Grazie ai 35mila euro arrivati dalla Regione – insiste l’assessore - potremo completare uno studio serio, che auspichiamo possa indicare la strada da seguire nei prossimi anni, al fine di migliorare sensibilmente la situazione che sta diventando sempre più fastidiosa, anche se non dannosa per la salute, come afferma la stessa Siot».
Crevatin conosce da vicino il problema: «Capisco bene la cittadinanza che si lamenta - riprende - perché di cattivi odori ne so qualcosa anch’io, che abito a Lacotisce. Sono convinto che questa amministrazione e la competente Commissione Ambiente stanno facendo il massimo di ciò che è nelle loro possibilità. In assenza di normative specifiche in materia, solo la Tal Siot può far migliorare le cose. Se manterranno la parola data in sede di tavolo tecnico sugli odori molesti, qualcosa in meglio cambierà - conclude - perché in questo particolare momento le polemiche e le puntualizzazioni servono a poco».
Qualche giorno fa, la stessa Tal Siot aveva annunciato che «sono in corso analisi specifiche, in collaborazione con un’azienda specializzata del settore, per la migliore gestione dei nasi elettronici e l’implementazione dei risultati, che saranno elaborati entro il primi semestre dell’anno». Sul tema è intervenuto nuovamente anche il presidente della Commissione Ambiente, Roberto Potocco, il qualche ha ricordato che «il valore patrimoniale degli immobili che rientrano nelle zone in cui gli odori si sentono di più è fatalmente in calo. Anche questo – ha aggiunto – è un aspetto da tenere in debito conto, perché ci sono famiglie che vorrebbero vendere e non riescono a farlo». —
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