«Cattinara, i lavori porteranno ossigeno all’economia locale»
«Si dà ossigeno all’economia del territorio». Il solo annuncio di un bando di gara per opere edilizie importanti, come quelle per la riqualificazione dell’ospedale di Cattinara il cui avvio di procedimento è stato annunciato l’altro giorno, attira un immediato commento positivo da parte di Confindustria Trieste: «In primo luogo perché il progetto, il primo a partire tra quelli al momento ancora in sospeso sul territorio, è stato cantierato secondo le tempistiche previste e soprattutto perché l’inizio dell’iter progettuale e realizzativo prevede un investimento iniziale di 59 milioni di euro da parte della Regione».
Prima di arrivare all’appalto vero e proprio passerà molto tempo, i calendari dicono che ciò avverrà nel secondo semestre del 2014, con cantieri dunque nel 2015. Ma il concorso di progettazione che a luglio prevede la ricezione di 10 progetti da esaminare nell’arco di 4 mesi per individuare il vincitore già promette circolazione di denaro. Al vincitore, secondo i documenti dell’Azienda ospedaliera, «verrà assegnato un compenso forfettario di 355 mila euro, agli altri concorrenti invitati a produrre il progetto ne andranno 40 mila, tutti i progetti saranno pubblicati».
E a nessuno sfugge (nemmeno al Comune e all’Azienda ospedaliera che hanno esplicitamente citato oltre alle necessità sanitarie anche il risvolto economico) che questo è allo stato il più grande intervento edilizio pubblico del territorio, con la prenotazione di ulteriori 80 milioni dello Stato, oggi non esigibili, per completare anche il Burlo Garofolo nuovo e altre sedi, comunque già ora oggetto di progettazione. Mentre anche il Maggiore attende 32 milioni per il restauro dell’ultimo angolo, nella parte finale di via Pietà.
«Si tratta di un intervento importante per far ripartire gli appalti pubblici in un momento di crisi e dare così ossigeno all’economia del territorio: economia che avrà sicuramente benefici anche dalle fasi successive - afferma infatti Confindustria - che prevedono interventi complessivi per 140 milioni di euro, che ci auguriamo vengano stanziati dai futuri amministratori regionali».
Una seconda buona opportunità viene soppesata: «La riqualificazione del comprensorio di Cattinara consentirà di creare nuove opportunità per le imprese del territorio attive nel settore dei servizi sanitari del settore della ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e servizi. Lo studio “Trieste oltre Trieste”, recentemente promosso da Confindustria, aveva sottolineato le potenzialità nel settore legato al miglioramento della qualità della vita, strettamente connesso al settore sanitario». Anche questo aspetto è stato messo in luce dai dirigenti della Sanità, quasi in forma di perorazione perché non si trascuri lo sviluppo universitario e della ricerca in campo medico, per il quale servono appunto le nuove strutture oggi non finanziate.
Gli industriali apprezzano infine la prospettiva che questo progetto apre per «la realizzazione di un centro di eccelleza sanitaria che permetterà una maggiore e migliore sinergia tra l’ospedale di Cattinara e il Burlo Garofolo, con l’obiettivo di offrire più qualità delle prestazioni sanitarie. Ma che avrà un ulteriore impatto positivo, consentendo una più efficace ed efficiente gestione delle strutture e quindi un risparmio delle risorse pubbliche, sempre più importante nel contesto in cui ci troviamo».
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