Castelreggio, ambientalisti contro le tre sedi dei circoli

La proposta alternativa: «Unica struttura condivisa per tutti i sodalizi nautici Così si potrà preservare una vasta area da destinare alla balneazione»

DUINO AURISINA. «Un’unica sede, con spazi condivisi, invece delle tre autonome previste, per preservare così una vasta area da destinare alla balneazione». È questa la correzione che il gruppo “Salute e ambiente” di Duino Aurisina propone, per quanto concerne il progetto che riguarda la ristrutturazione dello storico stabilimento di Castelreggio, destinato a ospitare le nuove sedi di tre storici sodalizi nautici della zona, Cupa, Diporto nautico e Sistiana ’89.

L’invito sottoscritto dai componenti del gruppo arriva all’indomani della presentazione del piano, avvenuta qualche giorno fa nella sede del Municipio di Duino Aurisina, nell’ambito di una seduta comune della capigruppo e della Commissione Trasparenza, aperta al pubblico.

Criticando innanzitutto la formula scelta per la pubblicizzazione del progetto «che non ha rispettato i criteri di una vera procedura partecipativa», gli esponenti di “Salute e ambiente”, pur riconoscendo «la legittimità dell’esigenza delle società nautiche di avere una loro sede», ricordano che «lo stabilimento di Castelreggio rappresenta, per le migliaia di cittadini che nella stagione estiva lo frequentano – sottolineano –, uno straordinario unicum, senza dimenticare l’importante rapporto storico affettivo dei residenti e dei turisti, categorie che già in gran numero, si sono espresse negativamente contro tale proponimento».

«Il danno maggiore, se si proseguirà sulla strada indicata – continuano – lo subiranno proprio i fruitori di Castelreggio. Lo storico ingresso sarà cancellato e per i bagnanti sarà aperta un’entrata molto ridotta sulla strada che conduce verso Portopiccolo». Su questo specifico aspetto, “Salute e ambiente” fa riferimento a un recente parere del Servizio del Paesaggio della Regione, che prevede di tutelare la storicità del luogo sia dal punto di vista estetico sia riguardo l’utilizzo, nel cui testo si spiega che «lo spostamento dell’ingresso modificherebbe la consolidata percezione dello stabilimento».

«Tutti i parcheggi antistanti Castelreggio – riprendono – saranno soppressi. Una parte notevole dei corridoi a colonne, che conducono nei vari punti della spiaggia, non ci saranno più, nonostante le prescrizioni di un precedente decreto paesaggistico della Regione del 2012, che afferma che tali strutture non dovrebbero essere modificate né abbattute».

Uno specifico rilievo infine è mosso per quanto concerne i pini: «Sarà curioso – osservano – vedere in che modo saranno espiantati e ricollocati. Con questi progetti poi, si toglierà circa il 50 per cento di retro spiaggia e ricordiamo che non è il diportismo, ma il turismo la voce di gran lunga più importante dal punto di vista economico e occupazionale del nostro Comune». «Ci auguriamo – concludono – che le tre società moderino la continua e insensata espansione in una bellissima baia». 

 

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