Castello di Duino, non gravi i danni al bunker: «Riapriremo in pochi giorni»
La direzione del Castello di Duino conferma che i lavori per rimediare ai danni dovuti dalle forti piogge inizieranno a breve

Il bunker del Castello di Duino sarà nuovamente visitabile in tempi brevi. Con ogni probabilità già nel corso del prossimo lungo ponte che lega la Pasqua alle festività del 25 Aprile e del Primo maggio. Arriva dalla direzione del Castello di Duino, meta molto frequentata dai turisti, la conferma che «i lavori per rendere agibile il bunker inizieranno a giorni».
Il problema si è creato di recente, a causa delle forti piogge, penetrate nel sotterraneo, che, oltre a impedire l’accesso ad alcune aree, impraticabili per la presenza dell’acqua, hanno provocato anche il sommovimento di una parte delle pietre della struttura.
Una situazione che ha indotto la Direzione del Castello a optare per la chiusura delle visite al bunker, il cui ingresso è attualmente segnato dal classico nastro bianco e rosso. «Abbiamo deciso di vietare le discese al bunker - spiega Luca Marcuzzi, responsabile delle visite - per motivi di sicurezza. Per quanto abbiamo visto - precisa - i danni non dovrebbero essere gravissimi, ma non possiamo consentire la discesa al bunker se non ci sono tutte le condizioni di tutela dei visitatori. Abbiamo già avvisato l’impresa che si occupa della struttura sotterranea e ci è stato garantito un intervento in tempi rapidi. Contiamo perciò su una riapertura entro i prossimi giorni».
Il bunker fu costruito dalla Marina tedesca nella Seconda guerra mondiale fra le rocce a picco sul mare, alle pendici del Castello, occupato dalle truppe germaniche dopo l’8 settembre 1943. L’obiettivo era di realizzare una fortificazione destinata a far parte della cosiddetta “linea Berta”, elemento difensivo che i nazisti avevano progettato per coprire l’intero Alto Adriatico, in particolare nei punti in cui prevedevano fosse possibile uno sbarco dell’esercito Alleato. Il bunker è una struttura profonda 18 metri e dotata di un’entrata superiore e una inferiore e vi si accede scendendo lungo un centinaio di gradini.
Oggi è diventato un mini museo, che conserva anche cimeli dell’epoca, inserito all’interno di un percorso turistico che, oltre al Castello, comprende i giardini e le rovine del cosiddetto “Castel vecio”. Nella grande sala centrale del bunker sono state allestite una serie di vetrine con uniformi, armi, elmetti e altri ricordi della Seconda guerra mondiale e della successiva occupazione anglo americana. Sono stati installati inoltre quattro pannelli con la planimetria del bunker, le foto della baia di Sistiana com’era negli anni fra il 1944 e il 1945 e la testimonianza del ritorno al Castello di Duino, nel frattempo occupato dal Governo militare alleato, del Principe Raimondo della Torre e Tasso. —
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