Cassonetti intelligenti ancora nel mirino dei vandali a Trieste: forzati con una spranga di ferro

Dopo lo spray a Prosecco danneggiati quelli per incrementare la differenziata di Gropada. AcegasAps presenta denuncia

Ugo Salvini
Un cassonetto divelto con un piede di porco a Gropada, probabile atto contro la raccolta rifiuti tramite tessera
Un cassonetto divelto con un piede di porco a Gropada, probabile atto contro la raccolta rifiuti tramite tessera

Forzati con spranghe (forse un piede di porco) e aperti. Non c’è pace per i nuovi cassonetti dell’indifferenziata definiti “intelligenti” perché destinati, entro l’anno, a essere utilizzati soltanto attraverso l’uso di apposite tessere magnetiche che saranno distribuite ai residenti (due per famiglia).

Cassonetti intelligenti per i rifiuti a Trieste: cosa cambia e quando

Dopo quelli imbrattati nella zona di Prosecco, pochi giorni dopo il loro primo posizionamento, c’è stato un nuovo e più grave episodio nella zona della frazione di Gropada, quindi sempre sull’altipiano. Stavolta i vandali hanno voluto deliberatamente danneggiare i cassonetti, forzandone l’apertura e rovinando i coperchi resi inutilizzabili. Un’operazione che non può essere frutto di una bravata, perché per portarla a termine bisogna essere in più d’uno e muniti di sbarre di ferro o comunque di attrezzi validi per piegare il metallo.

Vandalizzati i nuovi cassonetti intelligenti a Prosecco
I cassonetti imbrattati a Prosecco

La conseguenza è che, sommando i due episodi, quello di Prosecco e quest’ultimo di Gropada, peraltro ravvicinati nel tempo, inizia a farsi largo l’ipotesi che, alla base di questi vandalismi, ci sia una precisa regia e anche spiegazione...

A essere presi di mira, infatti, sono proprio i contenitori di ultima generazione e, forse, i protagonisti di questi gesti vogliono dimostrare la loro totale contrarietà a una soluzione che l’AcegasAps Amga, di concerto con l’amministrazione comunale, ha predisposto per favorire la raccolta dell’indifferenziata.

Arrivati i primi cassonetti intelligenti a Trieste: ecco come funzionano

Sul Carso, infatti, da anni si registra un gravissimo fenomeno, quello che consiste nell’abbandono di materiali di ogni genere, spesso il prodotto di lavori edili, dietro ai cespugli, lungo i sentieri, nelle strade secondarie. Un problema che tutte le amministrazioni locali stanno cercando di affrontare, ma di difficile soluzione, perché il territorio carsico, per la sua conformazione, si presta facilmente a operazioni di scarico di materiali di ogni tipo, che durano pochi secondi, sfruttando magari il buio e la presenza di alberi e cespugli per nascondersi.

Ne sono testimoni i numerosi volontari di varie associazioni che, periodicamente, effettuano operazioni di pulizia e vere e proprie bonifiche, imbattendosi in rifiuti di ogni tipo. Il Comune, che ha l’obiettivo di migliorare la percentuale della raccolta indifferenziata, a Trieste ancora molto bassa in quanto attualmente attestata sul 46%, mentre quella nazionale è del 66%, ha deciso di dare una svolta, scegliendo il metodo dei cassonetti intelligenti.

A Prosecco c’è stata la prima installazione, a Gropada la seconda e il cronoprogramma prevede di coprire i rioni dell’intera città. Ma evidentemente a qualcuno la novità non è piaciuta. «Stiamo sporgendo denuncia - spiegano intanto dall’AcegasApsAmga in relazione al fatto di Gropada - anche se pensiamo non sia ancora il momento di pensare per forza a una sorta di operazioni coordinate anti cassonetti intelligenti, soprattutto se consideriamo che in media, ogni mese, dobbiamo sostituire, a causa di danneggiamenti, dai quattro ai sei cassonetti». L’ultimo episodio nell’ordine è capitato l’altra sera: un cassonetto è stato dato a fuoco in piazza Garibaldi.

A Prosecco, precisano dall’AcegasApsAmga, si è potuto recuperare all’uso i cassonetti imbrattati, grazie alla pulizia effettuata nell’arco di poche ore con l’utilizzo di specifici prodotti per i materiali con i quali sono costruiti. «L’episodio di Gropada invece è più grave - sottolineano - in quanto dovremo come minimo sostituire la copertura, ammesso che il resto dei contenitori sia riutilizzabile». Nei prossimi giorni proseguiranno le indagini per cercare di individuare i responsabili e, di conseguenza, capire se si è trattato di sporadici episodi di vandalismo, casualmente vicini nel tempo, o di altro. —

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