Casoni nel mirino dell’Agenzia delle Entrate

I concessionari sono tenuti all’accatastamento. In corso sopralluoghi e rilievi aerei sulla laguna

GRADO. La scure dell’Agenzia delle Entrate sta per abbattersi sui concessionari dei casoni della laguna. I casoni non risultano accatastati, e l’obbligo spetta ai concessionari in quanto il Comune si limita a dare in concessione la superficie, cioè la mota. Altrimenti i canoni non sarebbero irrisori come lo sono oggi. L’Agenzia delle Entrate sta effettuando, non solo in laguna, degli accertamenti con sopralluoghi e rilievi aerei e tra quelli di Grado ci sono proprio i casoni. Per capirci, a scadenza della concessione chi fino ad allora era il concessionario può anche smontare e portarsi via il casone.

La questione sta nel fatto che la gran parte dei concessionari (come peraltro hanno sostenuto in campagna elettorale anche alcuni candidati) non pare intenzionato ad accatastare i beni, poichè, secondo loro, spetterebbe al Comune. Ma secondo le tesi del Comune e dell’Agenzia delle Entrate non è così. L’accatastamento dei casoni è un problema emerso durante il mandato dell’amministrazione Maricchio. Quella attuale ha dovuto prendere in mano la “patata bollente”. C’è stato un incontro fra il sindaco Dario Raugna, il direttore provinciale dell’Agenda delle Entrate, Patrizia Rosito, e dirigenti e funzionari dei due enti. Fermo restando il rispetto delle leggi, il sindaco ha informato che il Comune ha già invitato i concessionari a provvedere agli adempimenti catastali con l’indicazione del termine dei procedimenti (ottobre) per quanto riguarda i rilievi in loco.

Nel corso dell’incontro è stata sottolineata la necessità di una sinergia tra Ufficio comunale e Agenzia delle Entrate per cercare di snellire le procedure, tanto che sono già stati incaricati alcuni professionisti e studi di Grado per garantire omogeneità di trattazione. Da parte dell’Agenzia delle Entrate è stato fatto presente che l’attività sarà monitorata con la giusta attenzione assicurando altresì la massima disponibilità affinché tutto si risolva velocemente. Intanto il Comune sta concertando con l’Agenzia delle Entrate l’inserimento di Grado nella categoria catastale A/11, abitazioni tipiche dei luoghi come le baite, le baracche in zone terremotate, chalet, rifugi di montagna e trulli. I casoni sono abitazioni e alloggi tipici del luogo. Al proposito, il prefetto di Gorizia ha avviato un percorso operativo, in attuazione della Legge delega 11.03.2014 n. 23, per la costituzione delle Commissioni Censuarie con particolare riferimento alla Sezione Revisione degli Estimi. È in questa sede che Grado dovrà intervenire per rendere il sistema fiscale per il Comune di Grado equo e coerente con lo stato di fatto di carattere funzionale, nonché reddituale.(an.bo.)

Riproduzione riservata © Il Piccolo