Il guaio dei Tir a Fernetti tra code e soste selvagge

I mezzi di una società turca bloccano la strada: il Comune di Monrupino si mobilita

Ugo Salvini
I mezzi pesanti in coda nell’area dell’Interporto di Fernetti. Foto Andrea Lasorte
I mezzi pesanti in coda nell’area dell’Interporto di Fernetti. Foto Andrea Lasorte

Nuovo allarme rosso a Monrupino, in vista della chiusura, fissata per il prossimo 18 febbraio, della superstrada slovena H4 fra le località di Razdrto e Vrtojba. Oltre al problema che a breve esploderà a Fernetti, la cui gestione è di competenza dell’amministrazione del piccolo Comune carsico, perché sul valico è previsto si riverseranno circa 4 mila mezzi in più al giorno, si è aggiunto un ulteriore elemento di preoccupazione. Si tratta della presenza di parecchie decine di mezzi pesanti che ingombrano la strada comunale che dal valico di Fernetti porta alla frazione di Zolla.

Il caso 

«Nella parte iniziale della vecchia strada – denuncia la sindaca di Monrupino Tanja Kosmina – si insediano stabilmente ormai da tempo, ogni fine settimana, perché costretti al fermo del weekend o perché impegnati nello svolgimento delle pratiche doganali, numerosi mezzi pesanti di un’azienda di trasporti turca, la Polat logistics. Si tratta di un’azienda che due anni fa ha fissato la propria sede operativa a pochi metri dal vecchio confine, in territorio italiano, occupando un edificio che in precedenza ospitava un supermercato. Di conseguenza molti residenti di Fernetti e i frontisti trovano notevoli difficoltà nel percorrere quella strada che è molto stretta e a tratti tortuosa».

Un tavolo tecnico 

Per cercare di ovviare al problema, individuando una qualche soluzione, Kosmina ha indetto per questa settimana in Municipio un tavolo tecnico al quale saranno invitati Carabinieri, Polizia stradale, Interporto e l’Agenzia delle dogane.

«Dobbiamo capire – dice la sindaca – se si tratta di un problema di gestione delle Dogane o del traffico locale. In ogni caso, dobbiamo trovare una soluzione, altrimenti, sommando ciò che accadrà quotidianamente dopo il 18 febbraio, le difficoltà originate dal parcheggio selvaggio di questi mezzi causeranno un caos totale».

 

Segnalati danni 

Per il Comune di Monrupino, il problema è anche di natura finanziaria. «La movimentazione di questi camion provoca pure danni materiali – riprende Kosmina – infatti ho già ricevuto numerose segnalazioni che parlano di sfondamento di alcuni tratti di guardrail, perché gli autisti evidentemente non vanno per il sottile, se si tratta di sistemare in qualche modo i loro rimorchi. Abbiamo verificato anche l’abbattimento di elementi della segnaletica verticale e devo ricordare, a questo proposito, che la competenza del loro ripristino è a carico della mia amministrazione, che non ha mezzi finanziari sufficienti per affrontare questa nuova emergenza».

La protesta dei residenti

Negli ultimi giorni, Kosmina ha raccolto anche proteste di residenti della zona di Fernetti «impossibilitati a uscire di casa con le loro vetture – precisa la sindaca – perché davanti al cancello c’erano mezzi pesanti parcheggiati, violando tutte le regole».

 

Code di Tir 

Problemi che si aggiungono al già caotico fine settimana di Fernetti, dove sono sempre più frequenti le code di mezzi pesanti nei pressi dell’Interporto, quindi a poche centinaia di metri dall’area del valico. «Il problema è dovuto al fatto che al venerdì convergono su Fernetti decine di Tir – spiega il direttore dell’Interporto Oliviero Petz – in attesa dell’imbarco, che solitamente avviene al sabato, sui traghetti per la Turchia. E la sosta preferita è quella della zona dell’Interporto, in quanto dotata dei servizi necessari. Altrimenti – aggiunge – questa massa di mezzi pesanti si riverserebbe in città, in prossimità delle zone portuali, sulla grande viabilità, generando problemi ben più complessi».

Va anche ricordato che al sabato vige, seppur con orari che cambiano periodicamente, il divieto di circolazione per i mezzi che superano un certo peso, perciò è inevitabile che gli autisti cerchino di raggiungere una struttura attraezzata, come l’Interporto di Fernetti, sfruttando il più possibile le ultime ore del venerdì. Con la conseguenza che al sabato mattina sulle strade della zona si formino lunghe colonne di Tir. —

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