Caso terme e sabbiature la Regione corre ai ripari

Dopo le polemiche e le dimissioni alla Git l’assessore Bolzonello in missione a Grado Le nuove terme marine illustrate domani in Comune assieme a PromoTurismo Fvg
Bonaventura Monfalcone-25.10.2015 Riapertura Terme-Grado-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-25.10.2015 Riapertura Terme-Grado-foto di Katia Bonaventura

GRADO. Il caso terme e sabbiature merita una missione. Sulla scia delle recenti polemiche sulle “Nuove Terme Marine”, infatti, il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, ha deciso - probabilmente su sollecitazione del commissario straordinario al Comune di Grado, Claudio Kovatsch - di illustrare in Municipio il progetto preliminare. Accadrà domani e contestualmente vedrà trattato, oltre alla “grana” sabbiature, anche il tema del parcheggio multipiano a servizio del nuovo stabilimento.

All’illustrazione del progetto prenderanno parte, oltre ai rappresentanti del Comune, anche quelle di PromoTurismo Fvg che ha il compito di portare a termine un’opera dal costo complessivo di circa 29 milioni di euro, oltre ai 2 milioni di euro che sono a carico dell’amministrazione comunale per la realizzazione del parcheggio. Ma saranno presenti anche i rappresentanti della Git, che dovranno occuparsi della gestione. Una chiusura del cerchio, la volontà di fare quadrato, dopo le polemiche dimissioni del consigliere di amministrazione Bruno Ledri sulla questione sabbiature.

Due gli aspetti fondamentali dell’incontro, dai quali si attendono precise risposte dal vicepresidente Bolzonello: il destino delle sabbiature e soprattutto il cronoprogramma. Quest’ultimo un aspetto estremamente importante anche per la logica programmazione futura, alla quale dovrebbero pensare gli operatori turistici locali. «Questa nuova struttura – afferma il commissario Claudio Kovatsch – ha l’obiettivo di rilanciare e far crescere Grado, un’occasione sia sotto l’aspetto turistico sia economico di tutta la città». Da quando si parla del Polo Termale e delle Nuove Terme sono già passati diversi (troppi) anni e sono già state spese notevoli risorse economiche. Si spera davvero che ora si possa arrivare a una conclusione. E a tempi possibilmente brevi.

Per quanto riguarda le sabbiature che sono quelle che hanno fatto recentemente scatenare le polemiche - assieme alla dimissioni di Ledri, dal cda della Git - si attende da Bolzonello di capire cosa accadrà. Al di là degli aspetti puramente estetici, infatti, si tratta di una cura che deve avere determinate caratteristiche per essere efficace. Ma c’è anche in ballo il parcheggio e si attende la conferma dell’area attualmente occupata dalla “Piscina Italia”, chiusa e inagibile da anni. È definito un parcheggio multipiano anche se, in realtà, si tratterà di un park con sosta a raso o seminterrato dove, sopra la copertura, troveranno spazio altre automobili. Insomma, piano terra (o seminterrato) e un piano sopraelevato. Emerge però un aspetto del quale forse non è stato tenuto conto. In mezzi, compresi quelli dei disabili, dovranno essere parcheggiate esclusivamente in quest’area? Beh, la distanza dalle “Nuove Terme Marine” può risultare decisamente troppa. Ecco allora la proposta: mettere a servizio dei pazienti le piccole macchine elettriche di collegamento in modo che, all’interno del Parco delle Rose, non transitino assolutamente i mezzi privati. Un servizio, se vogliamo, come quello di un tempo, quando i pazienti delle sabbiature e delle terme venivano trasportati dagli alberghi agli stabilimenti da un bagnino che usava una sorta di sidecar a pedali, una bicicletta con attaccato a fianco un ampio sedile.

@anboemo

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