Caso Stamina, chiesto il rinvio a giudizio per Vannoni e Andolina
La procura di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio di Davide Vannoni e di altre 12 persone, tra cui il medico triestino e vicepresidente di Stamina Foundation Marino Andolina, per il caso Stamina. L'udienza preliminare si aprirà il 4 novembre: fra le accuse c'è l'associazione per delinquere e truffa. Fra le persone per le quali è stato richiesto il rinvio a giudizio, ci sono anche Gianfranco Merizzi, presidente dell'associazione farmaceutica Medestea, la biologa Erica Molino e Carlo Tomino, componente dell'Aifa (Agenzia italiana per il farmaco).
Il pm Raffaele Guariniello ha invece stralciato le posizioni di 7 indagati, tra i quali Mauro Delendi, ex direttore dell'Irccs Burlo Garofolo di Trieste, che aveva stipulato un accordo con Vannoni nel 2009. Non c'è richiesta di rinvio a giudizio anche per i biologi Klimenko Vyacheslav e Olena Scheghelska (fatti arrivare da Vannoni a Torino per lavorare al metodo Stamina), per il docente del Politecnico Luigi Bistagnino (socio della Re-Gene Srl che era stata costituita da Vannoni), per Gabriele Tomasoni, coinvolto nell’indagine in qualità di direttore della Unità operativa anestesia e rianimazione degli Spedali Civili di Brescia, nè per Giuseppe Mauriello Romanazzi, indagato per esercizio abusivo della professione di biologo, sempre a Brescia. Le loro posizioni sono tuttora al vaglio della Procura ed è possibile che vengano risolte con una proposta di archiviazione. È invece deceduto uno degli indagati: si tratta del medico Luciano Ettore Fungi, ex direttore e anestesista del poliambulatorio Lisa di Carmagnola in cui vennero effettuate delle somministrazioni del metodo Stamina.
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