Caso-Massarelli: il ministero tace, il Comune paga

Stato debitore: la municipalità isontina attende ancora 484.445 euro per gli affitti pregressi ma intanto deve aggiustare la caldaia. Il sindaco Romoli: «Siamo al paradosso»
Bumbaca Gorizia Caserma Massarelli della Polizia
Bumbaca Gorizia Caserma Massarelli della Polizia

La cifra non è di quelle da mandare in default il bilancio del Comune di Gorizia. Eppure, sborsarla non rende per nulla felice la giunta Romoli perché si sente quasi presa in giro. Ci riferiamo ai 2.806 euro che sono stati stanziati per la manutenzione straordinaria dell’impianto di riscaldamento e di acqua calda della sede operativa della Polizia. Lo si scopre scartabellando fra le determine dirigenziali: specificatamente si tratta della numero 1.039.

Perché quello stanziamento brucia? Perché il Comune di Gorizia, proprietario dello stabile che ospita la “Massarelli”, deve ancora ricevere 484.445 euro dal ministero dell’Interno: una cifra che deriva dal mancato pagamento negli anni dell’affitto della caserma. Tutte le sollecitazioni non hanno avuto fortuna e oggi la nostra municipalità deve mettere mano al portafogli per riparare il guasto. «La situazione è, a dir poco, paradossale - lamenta il sindaco Ettore Romoli -. Eppure, non abbiamo alternative perché dobbiamo garantire la normale manutenzione». Una perplessità condivisa anche dall’assessore comunale Guido Germano Pettarin. «La situazione potrebbe essere riassunta così: al danno si è aggiunta la beffa». Ma qual è la natura del guasto? L’impianto di riscaldamento ha registrato un’avaria e «a seguito del sopralluogo del personale tecnico - si legge nella determina - si è riscontrato che sussistevano delle vistose perdite idriche nella cucina: si rende necessario effettuare la manutenzione straordinaria all’impianto termico e di acqua calda sanitaria».

Intanto, anche l’ultima sollecitazione inviata direttamente al premier Matteo Renzi non ha ricevuto risposta. In quella missiva Romoli segnalava al capo del governo «una situazione critica, la cui mancata risoluzione impedisce, a tutti gli effetti, al Comune di disporre pienamente delle sue risorse per intraprendere la realizzazione di altre importanti opere, anche di fondamentale rilevanza per il benessere della comunità locale. Il Comune di Gorizia (il sindaco lo scrisse in neretto, ndr) risulta, infatti, essere creditore nei confronti del ministero della Giustizia per un importo complessivo di 1.330.287,58 euro, equivalenti a spese sostenute nel 2011, 2012 e 2013 per la gestione degli uffici giudiziari (Tribunale, Procura della Repubblica e Giudice di Pace) e del ministero dell’Interno per 484.445 euro (spese relative all’affitto della caserma Massarelli): nonostante le ripetute richieste e sollecitazioni, purtroppo, lo scoperto come può notare rimane tuttora considerevole. Colgo pertanto l’occasione per chiedere che le procedure di rimborso ai Comuni delle spese anticipare alle strutture facenti capo ai vari ministeri avvengano secondo modalità e tempi più snelli, garantendo così il rispetto dell’efficacia, dell’efficienza e dell’economicità della gestione della cosa pubblica: criteri, questi, ai quali ogni pubblica amministrazione dovrebbe vincolare i propri interventi».

Conclude il sindaco: «Mi auguro che questa annosa questione trovi soluzione».

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