Caso cooperative, Serracchiani invoca un cambio nel sistema di vigilanza
"Ciò che è accaduto in Friuli Venezia Giulia, con i casi delle Cooperative Operaie e della CoopCa, impone una riflessione al mondo cooperativo nazionale, perché qui stiamo parlando del prestito sociale, cioè della raccolta del risparmio dei cittadini. Mi pare sia arrivato il momento di cambiare il sistema di vigilanza". Lo ha detto la presidente della Regione, Debora Serracchiani, intervenendo oggi a Trieste alla tredicesima assemblea congressuale della Legacoop FVG, presente il presidente di Legacoop nazionale, Mauro Lusetti.
La presidente ha toccato nel suo intervento il tema delle crisi emerse in queste settimane in due cooperative di consumo del Friuli Venezia Giulia, con i riflessi che hanno avuto sul prestito sociale. "Sappiamo - ha detto Debora Serracchiani - che la situazione è complicata e difficile, ma voglio fornire una rassicurazione sulla volontà della Regione di essere presente, per salvaguardare il sistema cooperativo, l'occupazione e i punti vendita, i risparmi dei prestatori sociali". "Credo che bisogna - ha aggiunto - rivedere il sistema e, per il buon nome di tutto il mondo della cooperazione, accertare le responsabilità, perché occorre distinguere le cooperative che sono serie e capaci da quelle che serie e capaci non sono".
Nel corso dell'assemblea è anche andato in scena uno scambio di accuse tra il presidente di Confcooperative, Franco Bosio, e i vertici di Cooperative NordEst, accusate da Bosio di "pensare e agire come una multinazionale che non ha a cuore il territorio". Accusa subito rispedita al mittente dai destinatari.
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