Caserma “storta”: il primo trasloco slitta alla fine dell’estate
Fabiana Martini, vicesindaco e assessore alla polizia locale, ha ormai abbandonato l’indicativo futuro per passare a un condizionale prudenzialmente accompagnato da dita incrociate. Andrea Dapretto, assessore ai lavori pubblici, per il momento in cui potrà dichiarare chiuso il cantiere sta pensando di mettere al fresco una bottiglia. Magari sarà d’annata 2001, quella in cui la giunta Dipiazza decise di stoppare il bando di riqualificazione di viale Miramare per far rotta sull’ex caserma Beleno quale nuova sede dei vigili urbani. Il progetto fu presentato nel 2002 annunciando il fine lavori per il 2005. Le cose sono andate un po’ diversamente. Lavori partiti nell’aprile 2006, modifiche progettuali, ripresa del cantiere e avanti fino all’arrivo della giunta Cosolini e delle - nuovamente - troppo ottimistiche dichiarazioni. Lotto finale appaltato nel marzo 2012, «il trasloco avverrà nei primi mesi del 2013», annunciava l’assessore ai Lavori pubblici. In mezzo burocrazia, patto di stabilità, avvicendamenti tra imprese. I termini si sono via via spostati per arrivare a fine 2014. Il 2015 è iniziato. E ora si parla di maggio. Che non sarà però il mese in cui i vigili urbani entreranno nella sede di via Revoltella - opera da poco meno di 10 milioni di euro - bensì quello in cui l’immobile verrà consegnato. E da quel momento, dice Martini, «ci servono tre mesi per gli allacciamenti, sulla cui predisposizione si sta lavorando, e per completare il primo trasloco», quello della sala operativa. Che se tutto va bene sarà dunque in funzione in via Revoltella a tarda estate. Ulteriori tre mesi se ne andranno per completare il trasferimento di tutti gli uffici. Insomma, la polizia locale sarà all’ex Beleno in forze solo a fine anno.
Il punto è stato fatto qualche giorno fa, in una riunione fra assessori e tecnici. Ma cosa manca ancora all’ex caserma dalla vetrata “storta” che si fa notare? A fine anno sono stati aggiudicati gli ultimi lavori da circa 200mila euro per «opere e interventi necessari alla piena funzionalità». In sostanza, spiega Dapretto, «l’uscita dei veicoli era prevista su via Revoltella bassa, troppo vicino all’incrocio con via Rossetti: si sarebbe dovuto rivoluzionare l’impianto semaforico, e tenendo anche presente che i veicoli possono uscire in emergenza, dopo una attenta valutazione si è preferito aprire un ulteriore varco nel garage», più a monte. Cantiere partito giorni fa, «si conta di completarlo a maggio», dice l’assessore, precisando che poi servirà un po’ di tempo per i collaudi sull’edificio.
Per intanto, la cifra di 186mila euro è stata impegnata nei giorni scorsi così da poter individuare l’impresa cui affidare la «migrazione del Centro radio e opere tecnologiche». E oltre agli allacciamenti, si dovrà provvedere all’allestimento dell’immobile: «Ci sono delle valutazioni da fare - spiega il vicesindaco - dovremo capire se sia meglio un trasloco di tutti i mobili o se risulti più economico acquistarne di nuovi». Sono a disposizione 50mila euro con i quali bandire le relative gare di acquisto (ma solo una volta fissati con certezza i tempi di consegna dei locali).
Ad ogni modo, i lavori nell’area non si fermeranno con l’arrivo dei vigili in via Revoltella. Sul retro del grande complesso infatti si realizzerà il nuovo Archivio comunale, grazie ai 4 milioni di euro assegnati dal Piano città nazionale la metà dei quali destinata appunto a questa operazione. «Gara esperita, il cantiere dovrebbe partire nei prossimi mesi», chiude Dapretto. Ma questa è un’altra storia.
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