Case popolari, 24 milioni a Trieste e Gorizia

Nella manovra estiva fondi per costruire cento alloggi. Scuole materne: 2 milioni in più
TRIESTE Apre un nuovo e originale canale di spesa, finanziando il restauro e il recupero di capitelli, ancone votive e affreschi murali «frutto» della religiosità popolare. Non dimentica la bonifica della laguna di Grado e Marano. Ma Gianfranco Moretton, nella manovra estiva che domani inizia l’iter consiliare, punta soprattutto sul suo cavallo di battaglia: la famiglia. Stanziando 30 milioni di euro per ridurre la «fame» di alloggi popolari. E facendo lievitare a 26 milioni le risorse per costruire scuole materne.


I CONTRATTI
La voce più robusta, tra quelle inserite nella «manovrina» dal vicepresidente della Regione, riguarda proprio l’edilizia abitativa. Consente di realizzare complessivamente «almeno cento alloggi popolari». E include tanto i finanziamenti ai Comuni quanto quelli alle Ater. Dei 30 milioni iscritti nella manovra estiva, infatti, più di 24 sono destinati ai «contratti di quartiere» e cioé alla riedizione del programma ministeriale di recupero delle aree urbane periferiche e degradate: quei 24 milioni, come spiega Moretton, sono destinati alla ristrutturazione di edifici già esistenti «da trasformare in una settantina di case popolari» nonché all’arredo urbano.


I TRE BENEFICIARI
I beneficiari del «tesoretto» - frutto di 10,7 milioni in conto capitale e 435 mila come limite d’impegno quindicennale stanziati dallo Stato e di 9,3 milioni in conto capitale aggiunti dalla Regione - sono già definiti. E sono i Comuni di Gorizia e Palazzolo dello Stella ma soprattutto quello di Trieste cui arriverà la fetta più cospicua: i tre beneficiari, dopo aver già presentato domanda, attendono solo i finanziamenti per partire. LE ATER Gli altri 6 milioni di euro per l’edilizia residenziale pubblica, come spiega ancora Moretton, servono alla stipula di accordi di programma con le Ater del Friuli Venezia Giulia per mettere in cantiere nel 2009 nuovi alloggi popolari. Quanti? «Almeno una trentina», risponde il vicepresidente.


LE SCUOLE MATERNE
Moretton, subito dopo, passa oltre. E annuncia il rimpinguamento del capitolo di spesa per la costruzione, la ristrutturazione e l’ampliamento delle scuole materne: 2 milioni di euro in più che, andandosi a sommare a quelli già stanziati in Finanziaria, consentono di arginare la valanga di domande arrivate a «palazzo». Domande che, come ricorda il vicepresidente, ammontano a 45 milioni di euro.


LE PARROCCHIE
Non è finita. Il leader della Margherita non dimentica, nemmeno stavolta, chiese, edifici di culto e parrocchie: ci sono 2,5 milioni di euro in più per finanziare le nuove costruzioni o il «restyling» di quelle già esistenti. Eppoi, novità della manovra estiva 2007, ci sono 200 mila euro come entrée «per la conservazione, la manutenzione e la valorizzazione di capitelli e ancone votive testimonianti la religiosità popolare». Moretton rimanda a un regolamento la definizione dei criteri e delle modalità di erogazione dei contributi.


L’AMBIENTE
Il vicepresidente, con delega ai Lavori pubblici ma anche all’Ambiente, si sofferma infine sulle poste «verdi». Cita in particolare lo stanziamento aggiuntivo di un milione di euro per favorire in regime de minimis l’avvento del fotovoltaico e il finanziamento straordinario di 1,5 milioni di euro concesso all’Arpa per sveltire i tempi di bonifica della laguna di Grado e Marano. «Questo finanziamento - spiega Moretton - serve a dotare l’Agenzia per l’ambiente del personale e degli strumenti necessari a ridurre da 8 a 2 mesi i tempi di validazione delle analisi private sulle caratterizzazioni».


IL COMMENTO
Morale? «Nella manovra estiva - conclude il vicepresidente - abbiamo rinnovato gli sforzi a sostegno delle esigenze delle famiglie, come dimostrano i finanziamenti per gli alloggi popolari e per le scuole materne, e al contempo abbiamo previsto interventi significativi a favore dell’ambiente, a partire dal processo di bonifica del sito inquinato di rilevanza nazionale della laguna di Grado e Marano».

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