Case di riposo, alberghi, marina e alloggi deluxe: è corsa al Porto vecchio
TRIESTE. Una casa di riposo a “5 stelle” e due hotel con spettacolare vista sul golfo, un marina da realizzare al molo Zero e poi nuovi alloggi, sempre impreziositi dalla vista mare, pronti a ospitare almeno un migliaio di residenti. Ora che l’iter per la riqualificazione del Porto vecchio è giunto al traguardo potranno concretizzarsi le manifestazioni di interesse da parte dei privati che si sono fatti avanti con l’intenzione di mettere sul piatto investimenti milionari.
Al netto dell’inevitabile frenata per il coronavirus, l’appeal dell’area non è mai calato e ora, con il completamento della fase burocratica propedeutica alla firma dell’accordo di programma, i soggetti privati sono tornati a farsi avanti, in particolare gli stranieri.
È sempre il sindaco Roberto Dipiazza a fare da “promoter”, portando sul posto gli interessati e illustrando le potenzialità di un’area con caratteristiche uniche dal punto di vista architettonico e paesaggistico. Oltre ai 5 moli, una trentina di strutture che saranno vendibili tramite gare d’asta e che completeranno il mosaico del riqualificato Porto vecchio attorno ai nascenti polo culturale-museale e Centro congressi.
«Finora abbiamo incontrato almeno una cinquantina di soggetti interessati – sottolinea Dipiazza –. In particolare austriaci, tedeschi, russi, britannici e americani. Quando vedono le strutture del Porto vecchio restano tutti colpiti. Ricordo un recente sopralluogo con un uomo d’affari russo che appariva molto interessato. Quando gli ho chiesto quali magazzini avrebbe voluto acquisire, la risposta, in inglese, è stata: “All”. Insomma, li avrebbe voluti tutti e non stava scherzando».
Sui nomi vige per ora la riservatezza. Da quanto si è potuto apprendere, pronti a realizzare il progetto di un nuovo marina in corrispondenza del molo zero, quello che appena un paio di mesi fa era destinato a fungere da ormeggio della “nave Covid”, sono degli investitori austriaci. Non si tratta del primo progetto di un marina per il Porto vecchio: nei mesi scorsi era stato infatti reso pubblico l’interesse a realizzare una struttura per imbarcazioni da diporto, compresi i super yacht, da parte di Miodrag Kostic, magnate serbo proprietario dei Kempinski hotel di Portorose e Salvore. In quel caso l’attenzione si era focalizzata sulla zona compresa tra i Moli II e III, e sull’Adria Terminal. Al progetto di un marina hanno pensato anche investitori americani, mettendo nel mirino, però, il Molo IV.
Arrivano dall’estero pure i privati interessati a realizzare gli hotel frontemare (per ora si parla di almeno due alberghi). Poi c’è la novità forse più sorprendente: una casa di riposo con vista sul golfo concepita, ovviamente, per ospiti piuttosto abbienti. A presentare il progetto sarebbero investitori italiani.
«Tra le proposte che ci sono arrivate, e che in questo caso abbiamo preferito scartare, pur a malincuore, c’era quella di realizzare un museo dedicato alla Ford – spiega il sindaco – , ma il progetto avrebbe previsto anche il contestuale insediamento di una concessionaria. Un tipo di attività commerciale che riteniamo poco coerente con la nostra idea di riqualificazione del Porto vecchio».
«Appare molto promettente – continua Dipiazza – la possibilità di riconvertire per usi residenziali alcune delle strutture e ci sono già potenziali investitori interessati. Del resto mi è capitato di parlare con diverse persone che sarebbero ben felici di comprarsi una casa in Porto vecchio, godendosi un panorama che va da Punta Salvore a Grado. Credo che la valorizzazione residenziale del Porto vecchio potrà contribuire anche alla ripresa demografica di Trieste, attirando residenti da fuori città».
Da ricordare che nella variante sottoscritta dallo staff dal direttore del Dipartimento Territorio Mobilità, Giulio Bernetti, sono stati effettuati dei calcoli basati sulle previsioni demografiche per non creare squilibri e solo alcune delle strutture potranno essere destinate all’uso abitativo: previsti non più di 1.100 residenti nel “Borgo Porto vecchio”.
Il Comune valuterà, infine, le proposte per l’insediamento di commercio al dettaglio e imprese produttive: esclusi centri commerciali e industria pesante, via libera alle attività ad alto contenuto tecnologico nell’ambito dell’Ict (informazione e comunicazione).
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