Case Ater, 500 famiglie in lista di attesa

La direttrice Alessandra Gargiulo: «Ricavi diminuiti di 135mila euro, troppe persone non sono in grado di pagare il canone»
Di Marco Bisiach
Bumbaca Gorizia 26.05.2016 Conf stampa Ater © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 26.05.2016 Conf stampa Ater © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Quasi cinquecento in attesa di una casa popolare. Accade a Gorizia, dove l'Ater ha ricevuto 486 domande di alloggio per il nuovo bando di concorso pubblicato dal 15 febbraio al 6 maggio scorso. Domande che ora dovranno essere esaminate, in attesa di passare, subito dopo, alla pubblicazione del bando per il comune di Monfalcone, dove ci si attende numeri analoghi se non superiori. A Gorizia 254 delle 486 domande totali sono arrivate da italiani, 27 da stranieri comunitari, 116 da extracomunitari europei e 89 da extracomunitari provenienti da paesi al di fuori dell'Europa.

IL BILANCIO. Il dato è stato comunicato ieri mattina dalla direttrice dell'Ater di Gorizia, Alessandra Gargiulo, che ha illustrato anche il bilancio consuntivo dell'esercizio 2015, licenziato proprio ieri. Un bilancio che chiude in pareggio ma che vede un incremento di circa 4,8 milioni di euro dell'investimento per aumentare il patrimonio immobiliare (tra nuove costruzioni e ristrutturazioni importanti), passato da 20.638.427 euro del 2014 a 25.102.784 del 2015. Tenendo conto di tutti gli immobili, tra fabbricati esistenti e cantieri aperti, si è passati da 158 milioni e 306mila euro a poco più di 162milioni e 456mila euro. L'incremento è stato comunque più ridotto rispetto a quello degli anni passati (nel 2014 rispetto al 2013 fu di quasi 7 milioni), e questo è dovuto anche alla diminuzione dei finanziamenti a disposizione dell'Ater. Calano anche le spese per il personale (3.345.000 euro), che negli anni passati erano state una delle voci più pesanti del bilancio. Adesso l'organico è formato da 61 persone.

MENO RICAVI DAI CANONI. Calano anche i ricavi per i canoni, scesi di 135mila euro per un totale di 5.608.206 euro. «Questo soprattutto in conseguenza delle ben 180 domande di riduzione del canone che abbiamo ricevuto lo scorso anno - dice la direttrice Gargiulo -. Un fenomeno in costante crescita che testimonia le difficoltà economiche delle famiglie, che perdono il lavoro o comunque non si trovano più nelle condizioni di affrontare il pagamento dei canoni». Il calo si è verificato nonostante allo stesso tempo siano stati assegnati 124 alloggi nuovi o riattati, ed è per questo ancor più significativo. Non solo: 190 sono state le restituzioni (per vari motivi, dallo sfratto al trasferimento, o al decesso), e i nuovi inquilini, quelli che erano in cima alle graduatorie, appartengono spesso alle fasce di reddito più basse, pagando dunque canoni meno elevati. Nel corso del 2015 è stata ridotta di 510mila euro invece la morosità.

MANUTENZIONI. Sono stati circa 1800 gli interventi su segnalazione, e il costo delle manutenzioni ordinarie tocca 1,8 milioni di euro. «Uno dei problemi che dobbiamo affrontare è l'età molto elevata del nostro patrimonio immobiliare - spiega Gargiulo -. Questo vuol dire che spesso gli alloggi rilasciati devono essere rifatti ex novo. Ci possono volere anche 40mila euro per ogni singolo alloggio».

Ecco spiegato, in parte, perché dei 4611 alloggi totali gestiti dall'Ater di Gorizia ve ne siano ben 467 sfitti: di questi però 118 sono da demolire. Altri 76 sono inseriti in piani di vendita, 93 sono interessati da manutenzione straordinaria, 75 da manutenzione ordinaria e 54 in attesa di lavori di recupero. Cinquantuno, invece, sono quelli pronti ad essere assegnati.

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