CasaPound apre la sede a Gorizia, gli antifascisti si mobilitano FOTO e VIDEO
GORIZIA Si preannuncia un pomeriggio ad alta tensione per Gorizia. Con forze dell’ordine schierate in tenuta antisommossa nella zona di piazza Municipio; mobilitazione di polizia, carabinieri, guardia di finanza, vigili urbani; rinforzi di un centinaio di uomini provenienti dal Veneto con un unico obiettivo: evitare che la situazione degeneri.
Questo pomeriggio, infatti, è prevista l’annunciata inaugurazione della sede di CasaPound in via Mazzini, non lontano dalla Casa dello studente. Interverrà il presidente nazionale di Cpi, Gianluca Iannone. L’appuntamento è fissato per il pomeriggio: «dalle 15 in poi», fa sapere la Questura.
Contestualmente, scatterà la mobilitazione dell’Osservatorio regionale antifascista che darà vita a un corteo: partirà alle 16 dal piazzale della stazione ferroviaria, toccherà il Parco della Rimembranza (luogo simbolo delle problematiche dell’immigrazione) e raggiungerà piazza Municipio che dista pochissimi metri da via Mazzini, dove è in programma il taglio del nastro della sede di CasaPound.
Immediatamente (ne abbiamo già dato conto nei giorni scorsi) è iniziato un tam-tam sui social network. È stato realizzato anche un profilo su Facebook intitolato molto chiaramente “Manifestazione contro l’apertura di una sede di CasaPound di Gorizia” in cui vengono date le istruzioni dell’iniziativa promossa da antifascisti e anarchici. «Dopo il riuscito corteo del 23 maggio scorso, gli antifascisti e le antifasciste tornano in piazza a Gorizia contro l’apertura della sede di CasaPound affinché questa nuova provocazione dei fascisti non avvenga in silenzio - si legge su Fb -. Ritrovo: sabato 19 settembre 2015 alle 16 alla stazione dei treni. Invitiamo tutti e tutte a diffondere la voce e mobilitarsi fin d’ora». Firmato: Osservatorio regionale antifascista.
«Il momento più delicato - spiega la Questura - sarà quando il corteo raggiungerà piazza Municipio: le due fazioni si ritroveranno a breve distanza l’una dall’altra. Verranno dislocate le forze dell’ordine in maniera tale che non ci sia alcuna possibilità di contatto fra CasaPound e movimenti antifascisti». La speranza di tutti è che il bilancio possa essere lo stesso del maggio scorso quando si svolsero due cortei in contemporanea promossi dagli stessi attori di oggi: CasaPound e Osservatorio antifascista. In quell’occasione, anche se i momenti di tensione, anche forte, non mancarono, tutto filò liscio senza incidenti e senza feriti.
Un auspicio che fa sua anche il sindaco Ettore Romoli. «Se sono preoccupato? Diciamo che più che preoccupato sono... stufo. Continua questa contrapposizione che ormai fa parte della storia. Sia chiaro: ognuno ha diritto di manifestare. Mi auguro che tutto avvenga nel pieno rispetto della legalità».
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