Casa Francol diventa residence per turisti
Dopo quasi quindici anni di sorte incerta l’antico edificio di Cittavecchia sarà trasformato con 1,4 milioni di fondi Urban
Lasorte Trieste 17/06/16 - Edifici in Vendita, Via di Crosada, Casa Francol
«Non possiamo continuare a creare solo centri di spesa. Il Comune deve dimostrare di saper investire per incassare e per produrre reddito. Allora daremo vita a una nuova iniziativa: approfittando del momento favorevole per il turismo triestino, realizzeremo una sorta di casa-vacanza con appartamenti affittabili ai visitatori della città. Ovviamente non sarà il Comune a gestirla, perchè non rientra nei suoi compiti istituzionali: cercheremo un operatore esperto». Firmato Roberto Dipiazza.
È l’esordio del Municipio nel settore dell’ospitalità. «Oggi il problema delle amministrazioni comunali - chiude il ragionamento del primo cittadino - non sono le spese in conto capitale, ma gli impieghi in conto corrente. Non posso accettare che talvolta ci troviamo in difficoltà per poche migliaia di euro. Anche il pubblico deve sforzarsi di guadagnare».
Date queste premesse, il sindaco interviene personalmente a capovolgere la sorte di Casa Francol, uno degli ultimi angoli della zona Urban ancora irredenti dall’incuria e dall’abbandono. Un capitolo, quello dell’antico edificio nel cuore del centro storico, tornante nel curriculum amministrativo di Dipiazza, che durante il suo primo mandato bloccò l’idea di fare di Casa Francol un luogo dove concentrare il mondo associativo in cerca di sedi. Così lo stabile rimase preda di un fato nebbioso, che avvolgeva ogni ipotesi realizzativa, dalla casa delle associazioni alla casa degli artisti. Era stato persino candidato a diventare il quartier generale di Esatto, la società comunale che si occupa di esazione tributaria e che da tempo cerca una soluzione alternativa all’attuale postazione di piazza Sansovino.
Adesso sembra prospettarsi la svolta. Aveva cominciato a muoversi il direttore dei Lavori Pubblici comunali, Enrico Conte, verificando in ragioneria la persistenza di una vecchia risorsa da 1,4 milioni ancora derivante dagli euro-finanziamenti Urban, che a partire dalla seconda metà degli anni ’90 permisero estesi interventi nella zona vecchia e “sgarrupata” della città. Avendo ottenuto conferma dei quattrini, Conte ha proposto a Dipiazza di trasformare Casa Francol in un “tourist center office”, proposta che non ha convinto il sindaco, poiché proprio sotto la residenza municipale, nel portico che collega piazza Unità con palazzo Zois Civrani, era già stata programmata la realizzazione di un punto-informazione turistico.
Pronto il cambio in corsa: da “tourist center” Casa Francol viene ripensata come casa-vacanza. Sarà ristrutturata e recuperata per ottenervi - come lo stesso Dipiazza ha comunicato - appartamenti per i turisti. Lo spunto deve diventare progetto e procedura amministrativa: il primo passo sarà compiuto in gennaio, quando i Lavori Pubblici lanceranno un’indagine preliminare di mercato, per scoprire se c’è qualche imprenditore privato desideroso di cimentarsi nella novità comunale. Di fianco a Casa Francol c’è un’area di proprietà municipale, che potrebbe essere messa a disposizione dell’investitore per completare il “pacchetto-vacanze”. Comunque, il futuro turistico di Casa Francol è ancora al primo stadio. Anche perché si dovrà sondare l’umore della Soprintendenza, la quale aveva dato il proprio benestare alla trasformazione in “tourist center office”: il progetto sarà adattato e riportato all’attenzione dell’architetto Corrado Azzollini. L’area è di indubbio interesse culturale, non lontano da Casa Francol è aperto uno scavo archeologico finanziato dalla Fondazione CRTrieste.
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