Casa di riposo “Sarcinelli” rette ritoccate solo del 4%
/CERVIGNANO
Aumentano del 4% le rette della casa di riposo “Valentino Sarcinelli” di Cervignano, che restano tra le più basse, se raffrontate ad altre strutture simili sul territorio provinciale. La Sarcinelli con 84 ospiti si confema tra le strutture residenziali per anziani più importanti della regione, con un bilancio attorno ai 2,5 milioni di euro, coperti all’89% dalla rette e il resto dal Comune, proprietario della casa di riposo. La struttura in via Mercato 12 dispone di 87 posti letto, di cui 59 posti per non autosufficienti e 28 posti tra autosufficienti e semi autosufficienti: attualmente i nonni ospiti sono 84, dovendo mantenere 3 posti liberi causa Covid. All’interno c’è anche un centro diurno, per un massimo 15 posti per persone autosufficienti, ora è chiuso per la pandemia. Nella casa di riposo operano complessivamente circa 80 addetti, animatori compresi. L’ultimo ritocco alle rette risale al 2019 e il Comune, con il lievitare dei costi legati anche all’emergenza sanitaria, quest’anno ha deciso un leggero aumento portando le rette per non autosufficienti residenti a Cervignano dai 59,11 euro al giorno (al netto del contributo regionale) ai 61,15, mentre per i non autosufficienti non residenti nel comune da 62,52 euro a 65,74 euro. Per gli autosufficienti residenti a Cervignano le rette passano dai 38,58 euro ai 40,12 euro; per i non residenti da 39,04 a 40,60 euro; per i semisufficienti residenti passa dai 50,45 euro a 52,47 euro e per i non residenti da 51,02 ai 53,06 euro.
Come spiega l’assessore alle Politiche ambientali, sociali e del territorio Loris Petenel, «la casa di riposo Sarcinelli è un gioiellino che fornisce un importante servizio alla comunità. C’è molta soddisfazione per i servizi che offre, grazie anche alla collaborazione con le associazioni di volontariato del territorio che in tempi “normali” operano con varie attività all’interno della struttura. La Sarcinelli è gestita in modo familiare, cosa a cui teniamo molto, grazie alla passione di chi la dirige, Karin Faggionato. Nella realizzazione del servizio si cerca di personalizzare gli interventi in base al bisogno e alle caratteristiche e gusti della persona. Per il Covid - conclude - ci siamo attivati subito, limitando al massimo i disagi agli ospiti e preservandoli da ogni possibile fonte di contagio. Siamo una delle poche strutture di questo tipo con una nostra cucina, che è anche il centro cottura per la fornitura dei pasti alle scuole».—
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