Casa di riposo, la gestione a una cooperativa bolognese

GRADISCA. È una coop sociale bolognese l'azienda in pole position per la gestione della casa di riposo comunale "San Salvatore" di Gradisca d'Isonzo. A sancirlo è una determinazione comunale con cui nei giorni scorsi palazzo Torriani ha provveduto alla definizione della graduatoria della gara d'appalto per la gestione della struttura di via della Campagnola e - di fatto - anche all'aggiudicazione provvisoria del servizio. Aggiudicazione che, in attesa delle verifiche di rito previste dal disciplinare di gara, vede saldamente in testa la coop sociale Dolce di Bologna. Erano in tutto sette le coop sociali ammesse al bando di gara per la conduzione della struttura di via della Campagnola. L'azienda felsinea precede in graduatoria la società Elleuno di Casale Monferrato (Alessandria) e la Ancora Servizi, sempre di Bologna. Al quarto posto lo storico gestore uscente, e unica azienda locale in lizza, l'Onda Nova di Grado. Una sola azienda non è stata ammessa invece in graduatoria, la Cm Service di Ivrea (Torino) per non avere raggiunto il punteggio ponderale di 45/90 necessario a valutare, dopo il progetto tecnico, anche l'offerta economica. Più staccate la Codess di Padova, che già gestisce i nidi mandamentali della Destra Isonzo, e l'Aurora Domus di Parma.La base d'asta dell'appalto ha un importo complessivo di poco più di 3 milioni di euro per cinque anni.
Trascorso quasi un lustro dalle vicissitudini della precedente gara, finita - con esito positivo per palazzo Torriani - anche nelle aule di tribunale, c'è dunque l'attesa svolta per la definitiva aggiudicazione del servizio riguardante la struttura comunale per anziani della Fortezza. Attualmente la "San Salvatore" è gestita in prorogatio ormai dal 2011 dalla coop "L'Onda Nova" di Grado. Una soluzione inevitabile dal momento che la gara indetta cinque anni orsono, e conclusasi con l'aggiudicazione alla coop Ambra di Reggio Emilia, era stata "congelata" in autotutela dallo stesso Comune a causa di alcune anomalie procedurali. Ne scaturì una battaglia a suon di carte bollate: alla fine il Consiglio di Stato aveva dato ragione al Comune. Gara da rifare, stabilirono i giudici, ribaltando una decisione avversa del Tar di Trieste. La gestione della casa di riposo comunale nel frattempo è giocoforza proseguita in forma per così dire provvisoria, ma con gli stessi standard qualitativi, con regolari rinnovi alla cooperativa Onda Nova.
La nuova gara per la "San Salvatore" di Gradisca contiene le prime indicazioni anche sulla futura destinazione della struttura, che si avvia verso la specializzazione per l'accoglienza di sole persone non autosufficienti. Al momento, comunque, la gara è indetta ancora per una struttura ad utenza diversificata. Attualmente conta 32 posti letto, di cui 10 per persone autosufficienti, 11 per utenti parzialmente autonome e altrettanti per ospiti non autosufficienti. La nuova legge regionale impone una specializzazione in un tipo di utenza o nell'altro. Nell'ambito del processo di riclassificazione è intendimento dell'Amministrazione comunale ottenere la classificazione di Residenza per anziani di primo livello con un nucleo di tipologia N2 al piano terra (7 posti letto) ed un nucleo di tipologia N3 al primo piano (25 posti letto). La "San Salvatore" va dunque verso la specializzazione verso un'utenza con profili di non autosufficienza parziale o totale, senza mantenere la doppia destinazione anche in virtù del fatto che in città sorge una struttura - la casa albergo per anziani "Osiride Brovedani" - che è in grado di accogliere ospiti autosufficienti.
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