Casa della musica, missione a Stoccolma

L’esperienza triestina rivolta ai bambini è stata notata in Svezia: invitati Stera, Centis e Comisso
Di Carlo Muscatello

TRIESTE. Riflettori internazionali sulla Casa della musica triestina. Il sodalizio, conosciuto per la sua intensa attività didattica e perchè promuove ogni estate il festival TriesteLovesJazz, già gode di “buona stampa” anche all’estero grazie ai tanti jazzisti che vengono a incidere nell’attrezzato studio di registrazione sito all’ultimo piano della struttura di via dei Capitelli, due passi da piazza Cavana e dunque anche da piazza Unità.

Ora l’attenzione di operatori lontani è stata attirata dall’attività di didattica musicale rivolta ai più piccoli che viene svolta a Trieste. «Sì - conferma Gabriele Centis, musicista e direttore della struttura -, siamo stati invitati a Stoccolma dall’International children music collaboration, un network europeo per la diffusione della musica per l’infanzia. I loro osservatori sono venuti a Trieste a maggio, a vedere il nostro Festival di musica per bambini e a partecipare al convegno organizzato assieme al ministero Istruzione università e ricerca. E hanno apprezzato il nostro lavoro».

Ecco dunque l’invito a Stoccolma. Venerdì per partecipare al convegno internazionale “Innovative methods on children music learning”: un incontro rivolto ai docenti della scuola primaria svedesi e agli operatori culturali che si occupano di musica, teatro e linguaggi espressivi.

«L’iniziativa - prosegue Centis - si svolge al Dieselverkaten della capitale svedese, un’ex fabbrica di motori diesel riconvertita nel più grande centro di arte e cultura del paese».

In quell’occasione sarà proprio Vincenzo Stera, napoletano trapiantato da tanti anni a Trieste, docente di scienze motorie nella scuola pubblica e di musica per bambini nella struttura di via Capitelli, ad aprire i lavori con un intervento sul “linguaggio della musica e del movimento per l’espressività e la comunicazione”.

«Stera - dice ancora Centis - presenterà i contenuti dell’esperienza realizzata in questi anni alla Casa della musica, attraverso un attento lavoro di ricerca, sperimentazione e formazione realizzato con i bambini, le famiglie e gli insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria, già riconosciuito in ambito nazionale».

Ma la missione a Stoccolma non si esaurisce qui. Sabato, sempre al Dieselverkaten, i musicisti triestini parteciperanno all’International children music collaboration, giornata dedicata allo studio di un progetto europeo per la creazione di una rete per lo sviluppo e la diffusione della musica di qualità per i bambini. Stera e Centis incontreranno nell’occasione i referenti di Olanda, Belgio e Germania.

E siamo alla giornata di domenica. Al Festival di musica per bambini svedese (promosso nell’ambito dello Stockholm jazz festival, 14-20 ottobre) ci sarà spazio anche per gli ospiti triestini. Tra i concerti in programma c’è infatti anche “Music boxes”, recente produzione presentata a maggio al festival triestino, con Gabriele Centis alla batteria, Angelo Comisso al pianoforte e Vincenzo Stera ai fiati e alle percussioni.

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