“Casa” dei senegalesi, Duino si spacca
DUINO AURISINA. «Sono i benvenuti». «Porteranno squilibrio sociale, che restino a casa loro». Vanno da un estremo all’altro, nel comune di Duino Aurisina, le reazioni all’annuncio della volontà della confraternita religiosa “mouride”, dei senegalesi del Friuli Venezia Giulia, di acquistare l’immobile ex mobilificio Arcobaleno di Sistiana per farne la loro “casa”. «Un luogo - ha spiegato Amadou Fall, segretario generale e tesoriere della confraternita - destinato ad accoglierci alla domenica per le nostre preghiere di musulmani e per fungere, negli altri giorni, da residenza per una ventina di famiglie di senegalesi che lavorano in zona, oltre che da foresteria nel caso di visite delle nostre autorità religiose».
La spaccatura fra i residenti di Duino Aurisina è molto profonda. La comunità è composta da circa 8.500 persone, molte delle quali considerano l’arrivo di centinaia di senegalesi che, alla domenica, si potrebbero radunare nella loro “casa”, «un disastro per la tranquillità di tutti». Molti residenti chiedono «l’intervento del Comune». Giuliano De Vita, già presidente della Consulta dei giovani di Duino Aurisina, critica il fatto che «si debba subire scelte calate dall’alto. Chiediamo al sindaco - aggiunge - di fermare questa iniziativa, non condivisa dalla gente. Spero - conclude - che l’ex mobilificio, invece di luogo di culto per musulmani, diventi ricreatorio». «Ciò che desta preoccupazione - replica Francesco Foti, consigliere comunale di Possibile - è l’immediato atteggiamento di chiusura da parte di molti, fra i quali i Cittadini per il Golfo che, in maniera prevedibile, si dichiarano perfettamente in linea con la destra. Ciò che fa male a questo territorio - prosegue - sono le posizioni di chiusura aprioristica e preoccupa che chi le porta avanti continui a essere considerato un interlocutore politico da parte del centrosinistra di questo Comune. Per quanto riguarda me e Possibile - conclude Foti - la comunità senegalese è benvenuta». Molto decisa, e di segno opposto, la presa di posizione dei componenti del neocostituito gruppo consiliare di centrodestra, Forza Duino Aurisina - Progetto civico: «Esprimiamo preoccupazione - scrivono il capogruppo Massimo Romita, la candidata sindaco Daniela Pallotta, Andrea Humar e Silvia Iurman - per lo stravolgimento etnico e sociale nella comunità duinese e non solo, che questa novità comporterà. Duino - aggiungono - conta circa 1600 persone e l’arrivo di almeno 20 famiglie, oltre a centinaia di persone per la preghiera alla domenica, originerà un grave squilibrio alla comunità abituata a vivere in pace e in sintonia. I duinesi hanno sempre condiviso e accettato la multiculturalità del Collegio del Mondo unito. Questa imposizione invece non è accettabile e soprattutto è grave il silenzio dell’amministrazione. La nostra posizione - concludono - è che questa cosa non si deve fare e annunciamo da subito l’avvio di una raccolta di firme per ribadire il no della comunità duinese all’arrivo dei senegalesi». Infine a Duino c’è chi afferma che «impedire a persone di comperare onestamente una proprietà privata, a causa della loro provenienza, ha come unica motivazione il razzismo». (u.s.)
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