Carta famiglia, spunta il bonus pizza
Degano: stiamo studiando sconti nei ristoranti e nei negozi per aiutare chi ha più figli
TRIESTE Non c’è solo la riduzione delle bollette nella bozza di regolamento della Carta famiglia. C’è anche l’ipotesi del «bonus pizza» e di altri sconti per le famiglie numerose. Tutto ancora da definire, diversamente dalla fase di abbattimento tariffe, ma l’assessorato alla Salute e Protezione sociale di Ezio Beltrame ha già chiaro il percorso: attivare convenzioni con enti e associazioni di categoria che prevedano agevolazioni per i nuclei familiari al ristorante, nei negozi, negli alberghi.
LA PROMOZIONE
La Carta famiglia, negli intendimenti della Regione – Beltrame ne ha già relazionato i colleghi e venerdì porterà in giunta il regolamento per l’adozione –, inaugura un nuovo approccio ai servizi pubblici e a quelli privati. Utilizzando un’immagine, scelta in funzione della comunicazione e promozione, l’assessorato pensa a una carta famiglia che rappresenta la «metà di una mela» e che si congiunge con l’altra «metà della mela»: servizi di pubblica utilità (appunto luce, acqua, gas e trasporti a costi ridotti), servizi comunali (Ici e Tarsu scontati) ma anche esercizi commerciali e servizi privati vari che siano dotati del marchio «qualità famiglia».
SCONTO PIZZA
La Family card, in sostanza, si presta anche a stimolare comportamenti virtuosi nell’economia. Il possesso di determinati requisiti fissati dalla Regione può consentire l’attribuzione della «seconda metà della mela» a esercizi e centri commerciali che potranno praticare sconti e attivare servizi dedicati a favore dei nuclei familiari in possesso della Carta. «Tra le idee c’è quella di uno sconto in pizzeria o al ristorante», esemplifica il capogruppo della Margherita Cristiano Degano. Ma la Regione, più in generale, pensa di coinvolgere le Camere di commercio, le associazioni di categoria, in primis i commercianti, i consorzi alimentari, le associazioni degli albergatori. «È un’iniziativa che in Trentino funziona e che ritengo possa essere utile anche in Friuli Venezia Giulia - aggiunge Degano -. Le percentuali di sconto? Da definire. Ma, come per le bollette, si terrà conto del parametro Isee e dei figli a carico. Dall’incrocio dei due indicatori si ottengono diverse intensità di beneficio».
BOLLETTE
Quando si partirà? Non prima del prossimo anno visto che la prima fase della Carta famiglia scatterà a ottobre e che le risorse a disposizione sono di 2,8 milioni di euro. Soldi che serviranno per sperimentare la riduzione delle bollette: la bozza di regolamento prevede una prima fascia ad alta intensità (nuclei familiari con un reddito Isee inferiore ai 20 mila euro, con costi tagliati dal 50 al 100%); una seconda fascia a media intensità (Isee tra i 20 e i 35 mila euro, tariffe a carico della Regione dal 20 al 50%); una terza a bassa intensità (Isee oltre i 35 mila euro, sconti dal 10 al 19%), con riduzioni graduate a seconda del numero dei figli. Nel 2008, quando il provvedimento verrà presumibilmente sostenuto da una decina di milioni, la Regione avvierà anche l’operazione «bonus pizza».
REDDITO DI BASE
Venerdì l’assessore Beltrame porterà in giunta pure il regolamento del reddito di cittadinanza, anche in questo caso per l’adozione. Nella fase sperimentale a usufruire del beneficio (che sarà cumulabile con altre provvidenze) saranno le famiglie con un reddito inferiore a 5 mila euro annui. L’assegno percepito coprirà la differenza tra l’Isee familiare e appunto il tetto dei 5 mila euro. Il provvedimento, sottolinea il centrosinistra replicando alle critiche dell’opposizione, non ha nulla di demagogico e si presenta come uno strumento di inclusione sociale a favore dei nuclei familiari in difficoltà momentanea. È previsto un vero e proprio contratto: il beneficiario dovrà garantire totale impegno nella ricerca di un’occupazione.
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