Carta, colori e idee a Muggia: tutti lavorano al Carnevale

Nel capannone di via Trieste le otto compagnie stanno costruendo carri allegorici e realizzando i costumi, ognuno secondo il tema prescelto, in vista del corteo in programma domenica 2 marzo

Luigi Putignano
Nessuno si tira indietro nei lavori necessari per realizzare un carro Foto Andrea Lasorte
Nessuno si tira indietro nei lavori necessari per realizzare un carro Foto Andrea Lasorte

Mancano meno di venti giorni alla sfilata del 71esimo Carnevale muggesano e i lavori, all’interno del capannone di via Trieste, procedono alacremente. Tra il dedalo di impalcature, sagome e scheletri in tondini di metallo e tubi innocenti, si respira quella giusta tensione che porterà, alla fine, alla realizzazione di decine di carri allegorici, otto dei quali rappresenteranno nella maniera più corretta e condita il cosiddetto “morbin mujesan”. I temi delle compagnie carnascialesche, infatti, si sfideranno a colpi di inventiva, tecnica, teatralità e innovazione.

L’ordine di sfilata

I motti che si contenderanno la vittoria finale, rigorosamente rispettando l’ordine di sfilata, sono i seguenti: la Brivido rappresenterà “Anima nipponica”, quello della Trottola si svilupperà intorno al “Coffee Time”, Bulli e Pupe se la vedrà con le “Galline!”, mentre La Bora perlustrerà “Strani mondi”; il motto dell’Ongia è “Xe tempo e tempo”, i Mandrioi, dopo la vittoria dell’anno scorso, proveranno a ripetersi con “Viva la Rai”, mentre la Lampo si addentrerà in “Rettilandia” e le Bellezze Naturali rispolvereranno giochi sempre più desueti con “Giochiamo a... giochi da tavolo”.

Fermento nel “capanon”

Pennelli e colori, il particolare ha la sua importanza Foto Andrea Lasorte
Pennelli e colori, il particolare ha la sua importanza Foto Andrea Lasorte

Dunque il fermento non manca nel “capanon” e c’è da giurarci che, chi è ancora attardato con i lavori di allestimento, provvederà a veri e propri tour de force per la prima domenica di marzo. E l’area sempre più carnascialesca comincia già a serpeggiare per le calli del centro storico muggesano, forse perché febbraio è il mese del Carnevale per antonomasia. Carnevale comincia ufficialmente giovedì 27 con lo storico e scenografico “Ballo della Verdura”, l’accompagnamento musicale dei Fraieri, la consegna delle chiavi di Muggia da parte del sindaco Paolo Polidori al Re Carnevale, al secolo Giovanni Derin, e il passaggio della corona di madrina da Francesca Vogrig a Ylenia Vascotto.

L’appuntamento del 2 marzo

Domenica 2 marzo, tempo permettendo, la sfilata che decreterà il vincitore, mentre lunedì 3 si andrà “Tutti a ovi”, l’antica questua dei gruppi mascherati nelle case e nelle trattorie muggesane che confluirà nella classica “Megafrittata” in piena piazza Marconi. Fino alla conclusione, mercoledì 5, con i due funerali: uno organizzato dalle compagnie Ongia e Lampo, l’altro con la veglia funebre delle “vedove inconsolabili” dei Mandrioi.

L’ultimo Carnevale con in vetta Vascotto

Sarà anche, come risaputo, l’ultimo Carnevale da presidente dell’associazione delle Compagnie, Mario “spelà” Vascotto, al timone da vent’anni – sei più quattordici – che ieri si aggirava nel capannone: «Quest’anno festeggiamo i trent’anni dell’Associazione delle Compagnie del Carnevale muggesano, sodalizio che è servito a rappresentare con forza le istanze di tutte le compagnie nel corso di questi anni. Sono orgoglioso di quanto fatto, sono stato certamente un presidente decisionista, ma è necessario in determinati frangenti». Al suo posto saranno Dario Grison, Giorgio Dellavalle e Stefano Decolle a contendersi il ruolo. L’elezione avverrà nei giorni successivi alla chiusura della kermesse. Ma ora ci si concentra sul percorso della sfilata: domani si valuterà, sul posto, l’incidenza dei movimenti dei carri allegorici dopo lo spostamento della coppa rotatoria. La macchina della sicurezza è anche già partita. 

 

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