Carso 2014 messo a rischio dal Patto di stabilità
Blocca i lavori pubblici. Castra l’attività amministrativa di Comuni, Province e enti locali tutti. Quante volte abbiamo scritto degli effetti sgradevoli e scriteriati del “Patto di stabilità”? Un’infinità di volte. Ma oggi si scopre che questo meccanismo infernale colpisce anche Carso 2014 che raccoglie tutti i progetti (molti dei quali ambiziosi) legati alle celebrazioni del centenario della Grande guerra.
Peraltro, la Provincia è stata vittima anche di una beffa. A raccontarla il presidente Enrico Gherghetta. «Si è riunita nei giorni scorsi a Roma la Commissione nazionale sul centenario della Prima guerra mondiale presieduta dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Giovanni Legnini. In via informale, ci è stato comunicato che Carso 2014 è considerato fra i migliori progetti presentati in Italia: quindi è stata riconosciuta la bontà delle nostre proposte. Ma c’è un ostacolo: il Patto di stabilità incombe e non ci permette di utilizzare le risorse che, come ben sapete, sono ingenti. Sono disponibili 4.920.000 euro di cui una parte è già stata, fortunatamente, spesa». Ai 4 milioni previsti dall’accordo di programma tra Provincia di Gorizia, Regione, Ministero della Difesa e Comuni per riqualificare il Museo del Monte San Michele con le cannoniere, realizzare i sentieri e le aree di sosta, creare il belvedere del Castellazzo, risistemare il sacrario di Redipuglia, allestire gli arredi turistici e approntare un piano di comunicazione adeguato, si aggiunge quasi un altro milione di euro (920mila euro) per la messa in sicurezza delle cannoniere del Monte San Michele e per la riqualificazione della piazza di San Martino del Carso, oltre all’accesso di Peteano.
Gherghetta annuncia che martedì incontrerà a Roma proprio il sottosegretario Legnini. E saranno sostanzialmente due le richieste che verranno formulate al rappresentante di Governo. «Prima di tutto, gli chiederò di liberare le risorse di Carso 2014 dalle maglie strette del Patto di stabilità: questa è la priorità in questo momento. In secondo luogo - argomenta il presidente della Provincia - verificherò se c’è la possibilità di ottenere un altro finanziamento da 4 milioni per la realizzazione del museo ipogeo sul San Michele e del giardino della memoria a Redipuglia alle spalle del sacrario».
Carso 2014, lo ricordiamo, nasce dalla volontà della Provincia di riscoprire il Carso come luogo in cui si fondono elementi unici del paesaggio e della memoria storica legata ai siti che furono teatro della prima guerra mondiale e intende promuovere la sistemazione organica dei luoghi al fine di ricomprenderli in un percorso tematico che sappia valorizzare la storia, la memoria e l’ambiente circostante. In questa prospettiva il progetto si presenta come un’occasione unica per la riqualificazione del territorio, la valorizzazione delle risorse esistenti, la promozione di un turismo culturale consapevole delle vicende storiche e delle risorse ambientali e paesaggistiche del territorio e la creazione di nuove occasioni di sviluppo economico. In conclusione, il progetto intende giungere alla realizzazione all’intero dei siti militari e dell’intero territorio del Carso goriziano di un vero e proprio museo all’aperto dove sia possibile vedere, capire e riflettere su quello che è successo nella storia europea ma anche passeggiare e vivere lo spazio aperto di un ambiente particolare come quello carsico.
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