Caro-metano raddoppiate le morosità

Il «peso» della bolletta aumentato di 250 euro a famiglia. Gli aiuti della Caritas
Sono raddoppiate nel giro di qualche mese in città le famiglie di Monfalcone che non ce la fanno a pagare la fattura relativa al consumo di gas metano. I forti aumenti nell’ultimo anno e la crisi degli stipendi hanno mandato in crisi centinaia di famiglie, molte delle quali si sono viste, quindi, sospendere l’erogazione del metano da parte di Isogas, gestore del servizio.


L’azienda non rivela quanti siano gli utenti morosi, ma da verifiche incrociate, gli utenti che hanno subito il «taglio» del gas superano abbondantemente il centinaio, mentre quelli che comunque non riescono a rispettare le scadenze, ponendovi rimedio con prestiti o aiuti di vario genere sono molti di più. Che questi numeri siano realistici lo dimostra il fatto che, solo nei primi 9 mesi del 2008, sono state 130 le famiglie che hanno presentato domanda al Comune per ricevere un contributo per poter provvedere ai pagamenti delle esigenze familiari di vario tipo. Ma sono molti coloro che non ricorrono a questa opportunità, o perchè non la conoscono o perchè non rientrano nei parametri per poterlo fare.


Certo è che la gran parte delle richieste arrivate al Comune riguarda proprio il contributo per pagare le bollette, a cominciare da quelle del gas metano che sono senza dubbio le più «pesanti» per le famiglie monfalconesi. Nel 2007 per tale voce sono stati stanziati dall’amministrazione 180mila euro, di cui un terzo a sostegno degli affitti. Ma, come conferma l’assessore alle Politiche sociali Cristiana Morsolin, «una buona fetta è stata destinata proprio al pagamento delle bollette». La causa principale di questo fenomeno è da collegarsi soprattutto con la caduta degli sconti per la zona franca che ha causato un vero salasso per le famiglie monfalconesi.


«L’aumento del prezzo del metano c’è stato, ed è legato soprattutto alla vicenda della zona franca – spiegano a Isogas –. Si è trattato di aumenti imposti ai quali Isogas, come tutti gli altri operatori, ha dovuto adeguarsi». Un aumento di non poco conto, visto che pesa per ogni singolo utente della provincia di Gorizia per una media di 250 euro l’anno, con la prospettiva di ulteriori aumenti.


Proprio per arginare la difficoltà delle famiglie della provincia a fronteggiare questa spesa, non solo il Comune con i già citati contributi, ma anche la stessa Iris ha di recente attivato un progetto, in collaborazione con la Caritas, in aiuto alle famiglie in crisi: un sistema di microcredito che consente a tutti i residenti in provincia di chiedere un contributo a minimo interesse, con cui saldare gli arretrati. Le famiglie con problemi economici, che non riescono a pagare le bollette del gas, possono quindi rivolgersi alla Caritas per un primo esame della loro situazione.


Verificata la fattibilità di un programma di aiuto, un istituto bancario provvede al saldo attivando di fatto un microcredito alla famiglia a un tasso pari a circa la metà di quello di mercato. La somma dovrà essere restituita il 12 rate mensili. Isogas, da parte sua, mette a disposizione un fondo di garanzia, che ammonterà al 50% del debito. Già ora, a Monfalcone, sono molte le persone che si rivolgono alla Caritas per un aiuto. «Riceviamo parecchie richieste anche per il pagamento delle bollette – spiega una delle operatrici, Laura Baschieri Boscarol – ma dal momento che non siamo autorizzati a tale tipo di contributi, rimandiamo ai Servizi sociali, o nei casi più gravi anticipiamo la cifra che ci verrà poi rimborsata. Dire quante sono queste richieste è difficile, certo sono numerose».


Ma non sono solo le bollette del metano a mettere in difficoltà le famiglie. Lo dimostrano i dati relativi alle morosità sui canoni di affitto Ater, che vedono i monfalconesi in forte sofferenza. Secondo i dati dell’Ater, le morosità, a oggi, sono quantificate in 360mila euro a Monfalcone, e nel giro di un anno il «monte morosità» è aumentato del 50%.
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