Carnival Destiny: tutta Trieste al lavoro per il super lifting

Da oggi pomeriggio all’ex cantiere San Marco per cambiare i connotati in 45 giorni. Una nave-albergo per gli operai
Lasorte Trieste 21/02/13 - Bora, Nave in Rada, NO Carnival Destiny
Lasorte Trieste 21/02/13 - Bora, Nave in Rada, NO Carnival Destiny

Una specie di task force tra pubblico e privato ha lavorato nelle scorse settimane per consentire l'avvio dei lavori sulla Carnival Destiny, colosso delle navi da crociera che dovrebbe entrare oggi pomeriggio, meteo permettendo, nel bacino Fincantieri dell'ex cantiere San Marco. Per Trieste di tratta di una commessa enorme – la nave verrà completamente rifatta e cambierà nome in Carnival Sunshine - per la quale è stato necessario mobilitare gran parte delle istituzioni pubbliche ad iniziare dalla Prefettura, per proseguire con l'amministrazione provinciale, la Questura, la Polizia municipale e quindi il Comune di Trieste. L'intervento sull'unità da crociera, infatti, mobiliterà complessivamente tremila persone nel corso di un turn over che dovrebbe durare un massimo di 45 giorni, considerando che la nave deve essere pronta a partire da Venezia il 10 aprile per la prima crociera. Stavolta dunque, pare che la città si sia mossa velocemente e bene. La sfida, del resto, è enorme.

Le istituzioni sono intervenute con urgenza per i permessi di lavoro necessari alle imprese europee ed extracomunitarie che si affiancheranno a quelle nazionali – molte delle quali contattate direttamente dall'armatore - nella serie di interventi sull'unità della Carnival. Ma la collaborazione è stata necessaria anche per quanto riguarda la logistica e addirittura la viabilità interna nell'area dello stabilimento navale. Tanto per citare qualche esempio, basti sapere che sono in arrivo centinaia di container e che per ospitare le maestranze (compresa buona parte dell'equipaggio) sarà ormeggiata nell'area di cantiere anche una nave-albergo.

Se le condizioni meteorologiche lo permetteranno, entro stasera la Carnival Destiny dovrebbe entrare nel bacino dell'ex Arsenale San Marco dove subirà una serie di trasformazioni che vengono tecnicamente descritte come “refitting”, ma che in questo caso stravolgeranno completamente il layout dei ponti e naturalmente gli arredi interni dell'unità da crociera. Insomma, tra 45 giorni quella che uscirà dal bacino Fincantieri sarà un'altra nave. Alla sfida da record, considerati i tempi strettissimi per portare a compimento i lavori, partecipano anche i cantieri di Monfalcone, dove già si stanno allestendo alcune parti della nave da sostituire.

A Trieste, intanto, l'impresa Nuovo Arsenale Cartubi ha già iniziato la prefabbricazione dei nuovi “blocchi” da inserire nella struttura della Destiny, dopo aver allestito un’enorme gru che servirà a sollevare le sezioni da sostituire. Una volta trasformata, la nave, che a quel punto si chiamerà Sunshine, potrà ospitare poco più di 3000 passeggeri, e avrà a servizio circa 1150 persone di equipaggio.

Anche la spesa necessaria per completare i lavori è da record, considerando che Carnival pagherà a Fincantieri più di 155 milioni di euro. L'enorme commessa, tra l'altro su una nave che è stata costruita proprio da Fincantieri, aveva già ricevuto i commenti soddisfatti dei vertici societari, che per bocca dell'amministratore delegato, Giuseppe Bono, avevano confermato l'intenzione di potenziare le attività nel comparto del refitting. Il gruppo Carnival ha investito in Italia oltre 25 miliardi di euro, di cui oltre la metà negli ultimi dieci anni, ordinando navi a Fincantieri per tutti i suoi brand.

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