La Bora spazzerà il Carnevale di Muggia con gli “Strani Mondi”
Nata nel 1988 è la compagnia più giovane ancora a digiuno di vittorie. Sfileranno carri e costumi dal Regno del Fuoco fino a quello Vegetale: «Corde, carrucole, motori oltre all’immaginazione»

Nessuno la vuole alla sfilata di domenica 2 marzo a Muggia, ma “La Bora” in ogni caso ci sarà. Non si tratta del vento che rovinerebbe la sfilata bensì della compagnia nata nel 1988 dalla scissione degli “Spazzacamini” che, essendo la più giovane delle compagnia, è l’unica a non essersi aggiudicata un’edizione del Carnevale muggesano.
Fino all’anno scorso era in compagnia dei Mandrioi che hanno rotto l’incantesimo aggiudicandosi l’edizione 2024. La bacheca della compagnia può comunque fregiarsi di alcuni trofei: La Bora, ad esempio, si è aggiudicata, nel 2017 con il gruppo “Vecchietti... è corde”, la Maschera d’oro, uno dei premi più ambiti del Carnevale rivierasco, che valuta la maschera, il gruppo, la gag e la performance capace di colpire di più come interpretazione, simpatia, divertimento e risposta del pubblico nel corso della sfilata.
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Nel “capanon”, dopo un lungo girovagare tra una selva di corridoi formati da impalcature in cui si lavora per arrivare pronti alla domenica della sfilata, tra flex all’opera e martellate vigorose, si arriva allo spazio dedicato al lavoro dei componenti de La Bora. Quest’anno la compagnia affronterà come tema un viaggio alla scoperta di “Strani Mondi”.
Il presidente Daniele Stefani è tutto indaffarato, alle prese con i lavori sul carro principale: «Quest’anno il Carnevale cade tardi rispetto al solito e ci stiamo dando da fare. Il carro principale rappresenta il sovrano di “Strani Mondi” e ha ben dieci movimenti, tra cui quello principale che gli consente di sollevarsi tramite un sollevatore, mentre gli altri avvengono tramite corde, carrucola e qualcosa anche attraverso motorini».
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Poi ci sono due carri minori e ogni gruppo mascherato avrà un carretto. I lavori sono cominciati a ottobre con lo smantellamento del vecchio carro. «I primi tempi – racconta il presidente de La Bora – lavoravamo solo nei fine settimana, poi da metà novembre abbiamo dato un’accelerazione. Ora per riuscire a finire in tempo siamo al lavoro ogni giorno: in questo periodo siamo una decina a lavorare nel capannone per dare il massimo sia per quanto riguarda i carri sia per quel che concerne i vestiti».
Ma La Bora crede nella vittoria? «Sicuramente vogliamo arrivare alla vittoria, anche perché, dopo lo scorso anno, siamo rimasti l’unica compagnia a non aver mai vinto». La carta per vincere è “Strani Mondi”, una sorta di viaggio oltre i confini dell’immaginazione. Si inizierà dal Regno del Fuoco, un luogo primordiale in cui ogni scintilla racconta la storia della creazione e della distruzione, per arrivare al mondo del Microcosmo, un universo infinitesimale che ribolle di batteri e virus. Seguiranno diversi mondi, da quello Riflettente, un luogo di illusioni e giochi di luce, a quello Cibernetico, dove uomo e macchina si fondono in un’unica realtà, in un regno di circuiti e connessioni, passando per quello dell’Intelligenza artificiale, dove le creazioni dell’uomo hanno preso vita.
Il viaggio, nel corso della sfilata, proseguirà per altri mondi, da quello Vegetale, un’oasi verdeggiante piena di energia vitale, a quello delle Conchiglie, un regno di pace e poesia, per concludere il proprio percorso con il carro principale, il cuore pulsante di tutti i mondi, con il sovrano rappresentato da un re alieno che cavalca una creatura simile a un serpente, simbolo della forza primordiale che attraversa ogni dimensione, con il suo lungo mantello e il suo sguardo enigmatico. Proprio come un refolo di bora. —
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