Carnevale carsico, la sfilata di Opicina ingloba per la prima volta anche Barcola
Cinque carri e sedici gruppi animeranno sabato 1° marzo il 56.mo Carnevale carsico

Cinque carri allegorici e sedici gruppi mascherati, in rappresentanza di tutto l’altipiano. Si preannuncia spettacolare e molto partecipato il Carnevale carsico, giunto alla 56esima edizione, presentato nel corso di una cerimonia svoltasi alla società Sirena di Barcola.
Il rione barcolano farà parte per la prima volta del novero dei gruppi in gara, perciò gli organizzatori hanno voluto allestire la presentazione a titolo di benvenuto proprio a due passi dal mare.
La tradizione carnevalesca è molto sentita sul Carso e la riprova è costituita dalle centinaia di persone che, salendo sui carri o arricchendo la composizione dei numerosi gruppi, assicureranno ancora una volta la magica atmosfera del Carnevale che culminerà, come sempre, con la sfilata nelle vie di Opicina sabato 1 marzo.
Il programma
Il programma vivrà anche del ritorno di un prologo che era stato sospeso dopo il periodo del Covid: l’arrivo del Re e della Regina del Carnevale al Centro culturale di Opicina, giovedì 27, accompagnati dalla banda musicale di Sales.
Si rinnoverà così una prassi che in passato aveva riscosso notevole successo, in quanto l’arrivo dei regnanti del Carnevale un paio di giorni prima della sfilata serve a far scaldare i motori della festa.
A impersonare il Re e la Regina saranno, come da consolidata regola, due figuranti di Medeazza, la frazione che ha vinto l’edizione dello scorso anno nel concorso riservato ai carri. Venerdì 28 ci sarà poi la tradizionale Festa del Carnevale in musica, con inizio alle 21, al Circolo culturale di Opicina. «Siamo molto soddisfatti per le adesioni ricevute – spiega il vice presidente del Comitato organizzatore, Daniel Malalan – perché sappiamo di gruppi che si presenteranno forti di 200 maschere, come quello di Santa Croce, ma la media sarà di una cinquantina di componenti per ogni formazione, perciò il successo è assicurato».
Accanto alle note positive però Malalan deve denunciare «l’aumento delle incombenze burocratiche per l’allestimento della sfilata – sottolinea – che ogni anno diventano più pesanti e mettono in difficoltà noi del Comitato. Siamo tutti dilettanti che impegnano il proprio tempo libero pur di assicurare la buona riuscita della manifestazione».
I carri
I cinque carri allegorici saranno proposti dalle frazioni di Doberdò del lago (il tema “Come ogni anno semo in alto mar”), Medeazza e San Giovanni di Duino (“Leoni in festa!”), Prepotto (“No ovovia, meio el tram”), San Pelagio (“Il paese dei balocchi”) e Slivia (“Slivno all in”).
I gruppi
Questi i sedici gruppi che rappresenteranno vari rioni e frazioni: Barcola (“Semo tuti boni a butar sardoni”), Basovizza (“I Simpson lo avevano predetto: il futuro sarà giallo”), Borgo san Sergio (“Bacoli, musati e creature fantastiche del sottoborgo”), Ceroglie (“Pioggia e sole, il clima fa quel che vuole”), Conconello e Pišćanci (“Fiesta o siesta”), Santa Croce (“Siamo tutti sulla stessa barca”), Ferlugi e Piščanci (“Upgrade”), Opicina (“Quest’anno è ABBAstanza così”), Marcottini (“Il paese dei balocchi”), Prosecco e Contovello (“Milka beach”), Breg (“In Scozia si sta bene, ma mai come nel nostro castello”), Monrupino (“Samba do Repen”), Trebiciano (“Streghe e stregoni”), Vikinghi (“Nel passato vikinghi, nel futuro supereroi”), Padriciano e Gropada (“Con le scarpe o le zavate, basta andar ale sfilate”), Valmaura (“Aperilandia”).
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