Carinzia indignata: addio al mito di Haider

In un sondaggio pesano le inchieste sulla corruzione. E c’è chi vuole rinominare il ponte dedicato a Jörg
Di Marco di Blas
epa01516580 (FILES) Picture dated 25 September 2008 shows candidate of Austrias right-wing BZOE party, Joerg Haider before the start of a televised debate ahead of the Austrian parliament elections in Vienna, Austria. Austrian right-wing politican Joerg Haider, leader of the Alliance for the Future of Austria Party died in a car accident on Saturday morning, the Austrian press agency APA reported early 11 October 2008. EPA/GEORG HOCHMUTH
epa01516580 (FILES) Picture dated 25 September 2008 shows candidate of Austrias right-wing BZOE party, Joerg Haider before the start of a televised debate ahead of the Austrian parliament elections in Vienna, Austria. Austrian right-wing politican Joerg Haider, leader of the Alliance for the Future of Austria Party died in a car accident on Saturday morning, the Austrian press agency APA reported early 11 October 2008. EPA/GEORG HOCHMUTH

UDINE. Non è durato 4 anni il mito di Haider, che molti volevano “santo subito”, dopo la sua tragica morte avvenuta nell’ottobre del 2008. Gli scandali in cui sono coinvolti molti dei suoi successori – a cominciare dall’intera “squadra” liberalnazionale nel governo carinziano - hanno avuto origine negli anni in cui Haider era in vita e governava. I germi della corruzione erano stati seminati allora. In parte ne aveva beneficiato lo stesso Haider. In parte ne stanno beneficiando, o avrebbero voluto beneficiarne, i suoi epigoni oggi.

Ma oggi, mentre Scheuch e soci stavano passando all’incasso, è intervenuta la magistratura, che ha bloccato tutto, incominciando a far luce su quello che ormai viene definito il “System H.”. Dalla vendita di Hypo Bank alla cittadinanza austriaca procurata a russi miliardari, dai finanziamenti per gli Europei di calcio alle consulenze fittizie fornite da società di Pr controllate dal partito, dall’appalto del megastadio di Klagenfurt alla vendita di alloggi di edilizia pubblica. Il “sistema H.” messo in piedi da quando Jörg Haider era diventato Landeshauptmann della Carinzia e addirittura partner di governo a Vienna aveva attinto ovunque finanziamenti per il partito.

Ora che i fatti stanno venendo alla luce, che i complici confessano in Tribunale senza neppure la necessità che qualcuno li solleciti, che diventano pubbliche addirittura le registrazioni audio di patti scellerati per incassare soldi in cambio di favori, ora che accade tutto questo i carinziani stanno cambiando opinione sul loro idolo. Avrebbero potuto farlo per ragioni politiche, per il dissesto finanziario a cui aveva condotto il Land (il più indebitato in Austria). Invece lo fanno per ragioni etiche, perché si sentono traditi dall’uomo che con il loro voto era andato al potere, promettendo di porre fine al sistema di privilegi e di corruttele dei partiti storici, l’Spö e l’Övp, che per quarant’anni avevano governato l’Austria, e che invece si era comportato come loro. Peggio di loro.

Secondo un sondaggio dell’istituto Ogm, pubblicato domenica dal “Kurier”, il 54% delle persone intervistate in Carinzia ritiene Haider responsabile del malaffare venuto alla luce in questi ultimi mesi. Un altro 19% ritiene che comunque Haider abbia con corso in qualche misura alla situazione. In altre parole, quasi tre carinziani su quattro incolpano il defunto governatore. E c’è già chi si dice pentito degli onori resigli subito dopo la morte, con funerali che, se non erano di Stato, gli assomigliavano molto. Da più parti si chiede di cambiare nome al ponte sulla Drava, che il governatore in carica Dörfler aveva voluto intitolare al “Doktor Jörg Haider”, e di smantellare l’”altarino” eretto dai devoti sulla curva di Lambichl, periferia sud di Klagenfurt, dove Haider era andato a schiantarsi ubriaco a 170 chilometri all’ora contro la colonnina di un idrante la sera del 10 ottobre 2008.

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