Carinzia: 19enne uccide i genitori e poi si schianta con l'auto
KLAGENFURT Un incidente stradale mortale si tinge improvvisamente di giallo e porta alla scoperta di altri due cadaveri, deceduti non per incidente, ma per omicidio. È accaduto l’altra notte in Carinzia.
La complessa e sconvolgente vicenda si svolge in due atti. Il primo ha inizio alle 6.20 del mattino, quando un’auto, che percorre ad alta velocità l’autostrada in direzione dell’Italia, tampona un camion. L’urto è violentissimo, tanto che l’auto si sbriciola e rimane incastrata sotto il pesante automezzo. Accorrono i pompieri, perché in un primo momento si teme che l’autovettura possa incendiarsi. Poi arrivano anche i sanitari e la polizia. I soccorsi sono inutili: al volante si trova un giovane di 19 anni, che è deceduto sul colpo. La polizia lo identifica attraverso i documenti che ha con sé. Risulta risiedere a Klagenfurt. Ai poliziotti spetta l’ingrato e penoso compito di informare la famiglia.
Qui incomincia il secondo atto della tragedia. Gli agenti bussano alla porta della casa della vittima, dove dovrebbero abitare i genitori, ma nessuno apre la porta. Dopo ripetuti tentativi, decidono di far intervenire i vigili del fuoco, che forzano la serratura. Nell’appartamento i poliziotti trovano entrambi i genitori assassinati. I loro corpi – lui di 50 anni, lei di 40 – sono stesi sul pavimento, in una pozza di sangue. Tracce di sangue si trovano in abbondanza anche in altre parti della casa. Le modalità del duplice omicidio appaiono subito abbastanza chiare: sono stati uccisi entrambi con ripetute coltellate inferte con un coltello di cucina, con una lama di 30 centimetri, che viene trovato sul posto.
L’ipotesi che emerge abbastanza presto, anche se non confermata ufficialmente dagli inquirenti, è che i due siano stati accoltellati nel corso della notte dal figlio, che poi si sarebbe dato alla fuga in auto. Con quale meta per ora è difficile dirlo. Probabilmente nemmeno il giovane aveva le idee ben chiare. Forse cercava semplicemente di raggiungere l’Italia, sperando così di sfuggire alla polizia.
Per ora gli inquirenti sono parchi di informazioni, ma le indagini consentiranno sicuramente di chiarire le modalità del duplice omicidio e del successivo incidente. Sono in corso accertamenti sulle condizioni fisiche del giovane al momento dello scontro e sulle ragioni del dissidio che potrebbe aver scatenato la sua furia omicida.
Anche la dinamica dell’incidente andrà chiarita. Lo scontro è avvenuto in prossimità dell’area di servizio di Techelsberg (quella che si affaccia dall’alto sul Wörthersee), dove c’è un limite di velocità di 100 chilometri all’ora. Attualmente è presente in zona un cantiere di lavoro. I rilievi dovranno dire se la vettura sia finita contro il camion per un attimo di distrazione e a causa dell’alta velocitò e se l’automobilista abbia deliberatamente deciso di schiantarsi contro il pesante automezzo. In seguito all’incidente, l’autostrada in direzione dell’Italia è rimasta chiusa al traffico per tre ore.
Il giovane ha un fratello di 21 anni, che vive in Carinzia, ma risiede per conto suo. Dopo aver appreso la notizia della morte del fratello minore e dell’assassinio dei genitori è sotto choc e viene assistito da uno psicologo. La polizia per il momento non ha potuto interrogarlo.
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