Carini: la città risponde, non cambio la Bavisela ma si partirà sul Carso

«Aperto il dialogo con alcune categorie economiche. Manteniamo i tre eventi e puntiamo sulla qualità. Iscritti a numero chiuso»
Silvano Trieste 05/05/2013 Bavisela 2013
Silvano Trieste 05/05/2013 Bavisela 2013

TRIESTE. Un mese e mezzo fa aveva lanciato l’allarme. «Se gli operatori privati della città non danno una mano alla Bavisela saremo costretti a rinunciare alla maratona». L’ultimatum del presidente Fabio Carini scadeva il 31 luglio. «L’appello è stato in parte raccolto da alberghi e ristoratori». Ma tanto è bastato a confermare anche per la prossima edizione il format tradizionale: domenica 3 maggio ci saranno, maratonina, maratona e la gettonatissima family (non competitiva). Con alcune novità sostanziali ma con una strategia chiara: ottimizzare le risorse, in deciso calo da anni, per migliorare l’organizzazione e fornire più qualità alle migliaia di “runner” che partecipano alla manifestazione.

Carini, l’ultimatum ha fatto centro?

«Possiamo dire di sì anche se dobbiamo ancora concretizzare la disponibilità degli operatori. Il dialogo è partito, sono ottimista»

Il concetto è: la Bavisela porta 3.000 persone da fuori Trieste, i ricavi per la città ci sono, la città deve sostenere di più gli organizzatori.

«L’anno scorso la nostra manifestazione ha prodotto un giro di 2 milioni di euro. Pensate che l’arrivo del Giro d’Italia ne ha portati 3. C’è una ricaduta diretta e una indiretta, come promozione turistica, sulla città. Il peso della manifestazione non può ricadere solo sulla nostra associazione»

Ma ci sono anche le istituzioni

«Con Comune, Regione e Provincia stiamo lavorando bene. Ma voglio sottolineare come in quattro anni abbiamo perso il 70% di contributi pubblici. Ma non è un male: dialoghiamo con i privati per ottenere reciproci vantaggi. È molto più faticoso ma il percorso è impostato. La prova è che l’anno scorso, oltre alle Generali, abbiamo trovato la partnership con imprese di livello nazionale e internazionale come Intesa, Wind e Diadora».

Carini: «Garanzie o dal 2015 ci sarà solo la Family»
Bumbaca Gorizia 04.05.2014 Bavisela Gradisca - Foto Pierluigi Bumbaca

Confermate dunque il format ma con quali novità?

«Dopo sette edizioni la maratona non partirà da Gradisca ma dall’altipiano carsico. Ci spiace perché il matrimonio con l’amministrazione gradiscana è sempre stato proficuo ma avevamo la necessità di razionalizzare la logistica e la struttura organizzativa».

Ma da dove si partirà?

«Per la maratonina dovrebbe essere confermata la partenza da Duino (supermercato Coop ndr). Per la maratona stiamo cercando una location sul Carso disponibile a darci un contributo. Se non troviamo disponibilità potremmo anche pensare alla Slovenia. Del resto non abbiamo da anni freni, diciamo così “ideologici”.

Tant’è vero che con il challenge Alpe Adria ormai dialogate con gli organizzatori delle maratone dell’Est. La partnership prosegue?

«Anzi si rafforza. Quest’anno niente promozione ad alti costi a New York e in giro per il mondo ma ci concentreremo su Austria e Slovenia. Ovviamente il battage fuori dall’area centro europea continuerà on-line».

Altre novità?

«Per migliorare la qualità dell’organizzazione abbiamo deciso di mettere un numero chiuso di partecipanti per i tre appuntamenti: maratona 500 (quest’anno 700 partecipanti), mezza 2.000 (2.700 nell’ultima edizione) e 8.000 per la Family.

E le modalità di iscrizione?

«On line dall’1 novembre al 3 aprile. Da quel giorno al 13 ci si potrà iscrivere al centro Wind di piazza Unità. Preferiamo abbassare il numero dei partecipanti e migliorare l’organizzazione e tutto vantaggio di chi corre. La Bavisela è l’evento sportivo più partecipato della città. Gli iscritti sono il nostro più grande patrimonio. Tremila pettorali saranno destinati alle associazioni al prezzo di 10 euro».

E le altre quote?

«Per l’iscrizione alla Family 13 euro (fino al 31 marzo), 15 euro nei giorni successivi (5euro per gli U 14). La mezza da 25 a 35 euro, la maratona da 40 a 50). Comunque sono tariffe inferiori alla media europea».

A questo va aggiunto il tesseramento Fidal?

«Quest’anno c’è una complicazione in più perché non è più ammesso il tesseramento giornaliero. Ma siamo già in contatto con altri enti di promozione sportiva per contenere i diagi dei nostri iscritti»

In tanti vengono a correre da fuori Trieste. Ma la Bavisela è rappresentativa del podismo locale?

«Siccome all’evento partecipano 800 tesserati triestini è evidente il peso della Bavisela nel movimento podistico triestino. Le società sportive sono importanti ma la Bavisela è l’evento clou»

L’anno scorso ci sono stati i noti problemi con il centro maratona. Quest’anno dove vi sistemerete?

«Vista l’esperienza dell’anno scorso il Comune ci ha dato ospitalità. Pertanto ci sarà il centro maratona diffuso nelle sale al piano terra del Municipio. È una soluzione ottima e che ci fa anche risparmiare...»

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