Carezze e baci a tre ragazzine: bidello delle medie di Trieste sotto indagine
TRIESTE Baci in bocca e palpeggiamenti. Nei corridoi, vicino ai bagni e accanto al campetto sportivo. La Procura di Trieste ha messo sotto indagine per violenza sessuale un bidello di una scuola media cittadina. Non una, bensì tre le studentesse che lo hanno denunciato.
L’istituto scolastico in cui si sarebbero verificati gli episodi resta segreto per non rendere riconoscibili le ragazze, tutte minorenni. Stesso discorso, dunque, per quanto riguarda l’identità del bidello.
Il pubblico ministero Matteo Tripani, il magistrato titolare del fascicolo di indagine, ha chiesto il rinvio a giudizio dell’uomo. Il caso approderà domani in Tribunale dal gup Luigi Dainotti per l’udienza preliminare. L’imputato è difeso dall’avvocato di fiducia Maria Genovese del Foro di Trieste.
Stando alle indagini, i fatti (al momento soltanto presunti) si sarebbero verificati tra marzo e ottobre del 2018.
Il primo, in particolare, sarebbe avvenuto ai danni di una quindicenne durante l’ora di educazione fisica. La ragazzina, che quel giorno non stava frequentando la lezione, sarebbe stata avvicinata dal bidello. L’uomo, secondo quanto riferito dalla minorenne, l’avrebbe poi baciata in bocca improvvisamente. «Ero riuscita a scostarmi, quindi mi ha baciato tra la guancia e l’angolo della bocca», ha raccontato la presunta vittima.
La dinamica del secondo episodio, che risale a maggio di quell’anno, è piuttosto simile a quella del primo. In questo caso si tratta di una sedicenne. La studentessa ha spiegato agli inquirenti di essere stata oggetto di “attenzioni” mentre camminava in corridoio. Era andata in bagno e stava rientrando in classe. La ragazza si sarebbe fermata a parlare con il bidello e lui, all’improvviso, le avrebbe afferrato il volto tra le mani per poi baciarla sulle labbra.
Ha 14 anni, invece, la terza (sempre presunta, al momento) vittima. Nella sua deposizione la giovane ha fatto riferimento a un episodio del 5 ottobre di due anni fa, quando si trovava all’esterno di un campo sportivo. «Si è seduto vicino a me – ha raccontato la studentessa – e mi ha infilato la mano sotto la maglietta e sotto il reggiseno. Mi ha toccato e mi ha baciato. Io mi sono scostata, lui mi ha chiesto ripetutamente di baciarmi».
Le testimonianze delle tre ragazze sono state raccolte in sede di incidente probatorio, durante un’audizione in forma protetta alla presenza del pm Tripani, del gip Massimo Tomassini e di uno psicologo.
Il prossimo round in Tribunale, come detto, si terrà domani in udienza preliminare davanti al gup Dainotti.
In quella sede, in caso di rinvio a giudizio, l’avvocato dell’imputato deciderà se andare a dibattimento oppure chiedere un rito alternativo.—
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