Carceri "affollate" in Vaticano: c'è anche Di Finizio

In una cella l'imprenditore triestino Marcello Di Finizio, in un'altra un'attivista Femen. Sono loro i due "ospiti" delle prigioni dello Stato del Vaticano che in questi giorni - scrive Repubblica - stanno vivendo una particolare condizione di "sovraffollamento" con ben due arresti avvenuti a pochi giorni di distanza. Un fenomeno ritenuto "inusuale" per la Santa Sede e al quale ha contribuito anche l'ex titolare della Voce della Luna.
Nei giorni scorsi, infatti, di Finizio aveva scalato per la quinta volta la Basilica di San Pietro ma questa volta, anzichè sulla cupola, si era asserragliato sul timpano che sovrasta il loggione da cui Francesco si è affacciato per la benedizione Urbi et Orbi di Natale.
La protesta dell'imprenditore triestino - che da anni manifesta contro la direttiva comunitaria Bolkestein che impone la messa all'asta delle concessioni demaniali a partire dal 2016 - era durata solo 48 ore dopodiché, per lui, sono scattate le manette e, per la seconda volta (era stato arrestato anche nel marzo scorso dopo essersi arrampicato sul Cupolone), si sono aperte le porte delle carceri del Vaticano.
Qui ha trovato ospitalità anche una donna ucraina del gruppo Femen, che a Natale si è avventata, con il seno nudo e una scritta "God" sul corpo, verso il presepe allestito al centro del colonnato, afferrando la statua del Bambin Gesù e urlando slogan contro la chiesa.

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