Cappa sotto sequestro, chiuso l’Extra Bacco

Sigilli al sistema di aspirazione del locale dopo le rilevazioni Arpa sui rumori emessi. Morgan costretto a sospendere l’attività
Lasorte Trieste 15/11/19 - Ristorante Extra Baccoe Motore di Aspirazione sul Tetto
Lasorte Trieste 15/11/19 - Ristorante Extra Baccoe Motore di Aspirazione sul Tetto



Impianto di aspirazione sotto sequestro e locale chiuso. Ieri mattina gli agenti della Polizia locale si sono presentati all’Extra Bacco di via del Pane, l’ultimo locale aperto dal ristoratore Luca Morgan, con l’atto di sequestro firmato dal sostituto procuratore della Repubblica Federico Frezza in seguito a una serie di rilevazioni acustiche svolte dall’Arpa che avrebbero registrato livelli di rumore “fuori soglia”.

Tutto nasce da un esposto presentato da alcuni inquilini dell’edificio di via delle Beccherie 7, il palazzo che ospita al piano terra la Chimerina, l’altro ristorante di Morgan in zona, che si trova proprio al fianco dell’Extra Bacco, aperto il 20 agosto e dedicato alla carne alla brace.

Qui i rapporti tra “vicini” non sempre sono stati idilliaci e questa volta la contestazione, partita dagli ultimi piani, è legata al rumore e soprattutto all’odore che deriva dall’impianto. L’esposto ha dato il via d’ufficio all’indagine della Procura, che attraverso l’Arpa, come detto, ha effettuato una serie di rilevazioni: alla fine sulla base dell’articolo 659 del Codice penale – dedicato al “disturbo del riposo delle persone” – ha proceduto al sequestro probatorio del torrino di aspirazione, che ha portato Morgan alla scelta di chiudere il locale vista l’impossibilità di aspirare il fumo creato dall’uso delle braci.

Laren Saina, l’avvocato che rappresenta Morgan, si riserva «di valutare le rilevazioni dell’Arpa non avendo avuto accesso immediato agli atti di indagine. Quindi, al momento, è prematuro fare un’analisi legale della vicenda. Comunque, al di là del procedimento in corso per un reato “bagatellare” (di scarsa importanza, ndr) mi duole evidenziare una scarsa collaborazione delle autorità amministrative preposte alla verifica di simili situazioni con persone come il signor Morgan, che anche in un momento di crisi economica decidono di investire ulteriormente per questa città, creando nuovi posti di lavoro e nuove eccellenze nell’ambito della ristorazione. In Italia, per queste problematiche, si arriva ai sequestri penali invece di risolverle con una collaborazione tra autorità amministrative e pubblici esercenti».

Morgan - che oltre ai due locali citati gestisce sempre in via del Pane anche la Chimera di Bacco, il primo da lui aperto, e l’Angolo di Morgan - aveva già ricevuto a settembre una prima segnalazione del fatto c’erano dei problemi con l’impianto. Per questo era stata avviata la progettazione propedeutica ai lavori per la realizzazione di un impianto di aspirazione più silenzioso. Ma sarebbero stati proprio i tempi lunghi della burocrazia, come ha lasciato intendere l’avvocato, ad aver impedito che si potesse dar corso a un intervento più rapido.—



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