Capolista veneto Ncd al dibattito “ciellino” E Dipiazza resta fuori

Oggi al Savoia l’appuntamento elettorale del Circolo Bellomi Ma per la lista in cui figura l’ex sindaco parlerà Toni Cancian
Di Piero Rauber

Nella Trieste di Dipiazza va in scena oggi, a tre giorni dal voto europeo cui concorre pure Dipiazza, un dibattito elettorale promosso da un dirigente del Nuovo Centrodestra di Dipiazza. Punto di partenza della discussione: un manifesto per il cambiamento della politica e dell’Europa di Comunione e Liberazione. A parlare, per il Nuovo centrodestra di Dipiazza non sarà Dipiazza, bensì l’eurodeputato uscente Toni Cancian, candidato veneto nonché capolista per la circoscrizione nordestina proprio del partito di Alfano. In compenso, oltre alla senatrice friulana Isabella De Monte, su cui punta il Pd regionale, e alla psichiatra per Tsipras Assunta Signorelli, il pulpito dei relatori in lizza per il Parlamento europeo sarà completato dalla candidata di Berlusconi (e di Giulio Camber), la coordinatrice regionale di Forza Italia Sandra Savino. Cioè, sarebbe ridicolo tacerlo, la controparte dello stesso Roberto Dipiazza in quella che è la grande sfida elettorale in salsa triestina, la più piccante.

L’occasione è “Europa 2014: è possibile un nuovo inizio? Il contributo di una esperienza”, ovvero l’appuntamento organizzato appunto per oggi alle 18.15 al Savoia dal Circolo culturale Monsignor Lorenzo Bellomi, anima locale di Comunione e Liberazione, di cui è responsabile il cardiochirurgo Marco Gabrielli. Quinto tra i candidati triestini del “fu” Pdl alle regionali del 2013, con 780 preferenze personali, e diventato a marzo membro del comitato provinciale pro-tempore proprio del Nuovo Centrodestra, su indicazione dell’assemblea degli iscritti, Gabrielli è storico pilastro del Comitato di medici anti-eutanasia Scienza e Vita che ha attraversato in particolare il dibattito negli anni caldi del caso Englaro (che spaccarono non solo il neonato Pd ma pure il nascente Pdl). Politicamente, proprio per la sua “ciellinità”, il dottore del partito comandato in città da Paolo Rovis può essere considerato il riferimento triestino del ministro Maurizio Lupi, il braccio destro di Alfano.

Fino a qui Gabrielli. E Toni Cancian? È fratello di un vescovo: Domenico Cancian, pastore di anime a Città di Castello. Toni e Domenico Cancian sono figli della Marca trevigiana, terra veneta come lo è quella d’origine (il Rovigotto) del nostro arcivescovo Giampaolo Crepaldi. Né Gabrielli né Crepaldi, lo dice la storia stavolta, e non le malizie, serbano un ricordo esaltante di quanto successe l’estate del 2013, quando proprio Dipiazza mise la firma e la faccia al banchetto dei radicali a sostegno della proposta di legge sull’eutanasia. L’avesse fatto solo l’ex uomo dell’ex Partito comunista Roberto Cosolini... In quella circostanza Gabrielli mise per iscritto il proprio «sconforto nel leggere quanto affermato dal Dipiazza, che ha modo di dichiararsi “cristiano e cattolico”, ma anche “credente” in una battaglia di libertà per dare, a chi lo desidera, la possibilità di ricorrere all’eutanasia senza dover andare oltre confine». Così recitava un articolo a sua firma di Vita Nuova, il settimanale della Diocesi, dal titolo eloquente: “Dipiazza come Cosolini”. «Se uno digita su google Dipiazza, Gabrielli ed eutanasia escono delle mie prese di posizione che non rinnego - ha spiegato ieri in serata lo stesso dottor Gabrielli - ma Dipiazza resta persona valida che merita di essere votata». Però il dibattito a “casa Dipiazza” lo tiene il collega di lista veneto di Dipiazza. «Niente dietrologie - la risposta di Gabrielli - semplicemente avevamo in questo caso la disponibilità del capolista dell’Ncd a essere presente, anche perché poi sarà ospite in tv, e l’abbiamo colta. Non potevamo invitarli tutti e due. All’incontro non c’è ad esempio neanche il candidato grillino, più o meno per caso, ma sono rappresentati comunque punti di vista differenti, come quello di Signorelli e De Monte, che siamo contenti possa esserci in quanto non ne eravamo sicuri per impegni concomitanti. Il resto è un falso problema. Dipiazza, peraltro, ha già parlato la scorsa settimana a Udine sul documento che proponiamo, in un altro incontro».

@PierRaub

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo