Capodistria si fa “green” Stop alle auto in centro

Dal 2025 l’area storica sarà pedonale o percorribile solo con veicoli elettrici Saranno costruiti parcheggi e sarà sviluppata una rete di percorsi ciclabili
LUBIANA. Entro il 2025 il centro storico di Capodistria sarà chiuso al traffico veicolare. Lo prevede il nuovo piano della viabilità urbana approvato dal Consiglio comunale e si basa sullo studio effettuato dalla società slovena Harpha Sea sovvenzionato dal governo e dai fondi di coesione dell’Unione europea. Capodistria, dunque, si riscopre un’anima verde e ambientalista.


Sfruttando la collocazione geopolitica del capoluogo del Litorale saranno avviate le costruzioni di nuove piste ciclabili che collegheranno tutti i piccoli centri dell’entroterra a Capodistria. La quale, peraltro, sarà circondata da una sorta di semi anello dove scorrerà il traffico veicolare e dei bus. Lungo le principali vie di accesso alla città saranno collocati dei noleggi per biciclette o di automobili elettriche per poter accedere così al centro storico. Nella nuova “geografia” della viabilità sono previsti anche parcheggi periferici da dove successivamente raggiungere il centro sempre a bordo di bus navetta, bicicletta oppure veicolo elettrico.


Saranno quindi elaborati dei veri e propri corridoi di traffico a ridosso del centro storico e saranno attivati dei percorsi opportunamente attrezzati (pista ciclabile, noleggio biciclette o auto elettriche) per agevolare il flusso delle persone.


La prima parte di tale progetto sta già lentamente prendendo forma nel tratto della vecchia strada statale, ora chiusa al traffico) che unisce Žušterna a Isola.


Disco verde, inoltre, è stato dato anche al progetto di costruire in quest’area un mega ascensore che dalla costa sale sulle pendici del Monte San Marco. Ascensore che potrebbe essere utilizzato dai cittadini che abitano a ridosso di Semedella per “scendere” sul litorale e poi qui muoversi con le biciclette a noleggio o con le auto elettriche.


«La chiusura alle auto del centro storico di Capodistria - spiega alle Primorske Novice Aljoša Žerjal della società Harpha Sea - determinerà un miglioramento della qualità dell’aria, ma appare chiaro che prima di rendere le vie centrali off-limits per i veicoli a motore dovremo costruire i parcheggi necessari per le auto stesse. E questo non si fa in quattro e quattr’otto, comunque lo stiamo progettando».


Così come st sta pensando di introdurre a Capodistria, soprattutto per il collegamento con Žušterna, una linea via mare (tipo il traghetto che opera tra Trieste e Muggia) offrendo così un’ulteriore mezzo di trasporto soprattutto per i pendolari che dalla periferia si spostano in centro per motivi di lavoro ma anche per sbrigare commissioni, visitare uffici pubblici o, più semplicemente, per fare shopping.


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