Capodistria, luminarie choc «Monumenti danneggiati»

Associazione attacca il Comune: forate pareti di edifici storici, abbruttita la fontana Del Ponte. Le Belle Arti: presto un sopralluogo. Costo: 500 mila euro

LUBIANA Le luminarie di Natale accendono, è proprio il caso di dirlo, una grossa polemica a Capodistria. Il movimento civile “Insieme”, infatti, ha inviato una lettera di protesta al Direttorato per la cultura e le belle arti, all’Ispettorato per la cultura e all’Unità locale dell’Ufficio per la Cultura e le belle arti in cui denuncia la manomissione delle facciate dei palazzi storici, che non ha risparmiato neppure il palazzo della Loggia, per il montaggio delle luminarie di Natale, le quali sono state appese grazie a tiranti attaccati con dei fori alle pareti dei suddetti palazzi, fori che hanno creato non pochi danni agli immobili stessi, di interesse culturale e storico locale e nazionale.

Criticate anche le luminarie stesse che formano, ad esempio sopra la celebre via di Kalegerija, una vera e propria ragnatela metallica, mentre la fontana Da Ponte è stata circondata da una serie di luminarie assolutamente kitsch che rovinano lo stile del monumento amatissimo dai capodistriani. Secondo il movimento “Insieme”, in base anche alle informazioni raccolte dai media, il Comune di Capodistria non avrebbe chiesto il permesso all’Unità dell’Ufficio locale per la tutela della Cultura e delle belle arti di Pirano (competente per territorio) per montare l’assurda sovrastruttura luminosa. La quale, assieme alle altre luminarie, è costata alle casse municipali 500 mila euro.

“Insieme” denuncia il fatto che il Comune di Capodistria ha violato la legge sulla tutela della Cultura e delle belle arti in quanto, invece di conservare e proteggere i monumenti, ha posto in essere un comportamento del tutto contrario con l’attuazione di opere che hanno danneggiato permanentemente alcuni palazzi storici della città. Il movimento ha immediatamente chiesto l’intervento degli organi preposti affinché intervengano per fermare un simile scempio.

Al Comune di Capodistria respingono tutte le accuse e ribattono che sono impegnati nella conservazione e protezione dei beni culturali e artistici della città e sono pienamente consci della loro importanza e proprio per questo cercano durante il proprio lavoro di ridurre al minimo le conseguenze negative su tale patrimonio urbano e comunque operano solamente dopo aver ottenuto i dovuti permessi dall’unità preposta dell’Ufficio locale per la tutela delle Cultura e delle belle arti. «Questa metodologia è stata impiegata anche nel collocamento delle luminarie natalizie», spiegano al Comune. Per installare le sovrastrutture, precisano, hanno utilizzato i perni già presenti in loco per i quali era già stato ottenuto il via libera sia dei proprietari degli immobili sia dall’Ufficio di tutela della Cultura e della belle arti. Ufficio che conferma di aver dato il nulla osta al Comune di Capodistria con la precisazione che nessun nuovo buco deve essere praticato nelle pareti degli edifici né devono essere installate nuove prese per l’elettricità.

Per sgomberare il campo dalle polemiche, comunque, la responsabile dell’Ufficio di tutela di Pirano Daniela Tomšič ha dichiarato al quotidiano Primorske Novice che un team di esperti andrà a controllare in loco come sono state montate le luminarie e se sono stati danneggiati i monumenti e i palazzi storici. —


 

Riproduzione riservata © Il Piccolo