Capodanno cinese, festa per tutti LE FOTO
Il botto dei fuochi d’artificio che venerdì sera ha rimbombato su tutta la città avrà forse sorpreso molti triestini. Non si trattava della stravaganza si qualche appassionato di arte pirotecnica, ma dei festeggiamenti per il capodanno cinese: per la prima volta, infatti, la comunità locale dei cittadini della Repubblica popolare ha deciso di festeggiare la ricorrenza assieme a tutta la cittadinanza.
Ed ecco che in via delle Torri l’associazione culturale italo-cinese Porta d’Oriente ha messo in campo per diverse ore una vera e propria fiera della cultura cinese, con musica, danze, ideogrammi e canti: un’iniziativa originale che è riuscita nell’intento di coinvolgere molti passanti.
Il presidente dell’associazione Qian Zhang non nasconde la soddisfazione per il successo riscosso: «È andata molto bene, tante persone hanno dimostrato interesse - spiega -. Fino a ora la comunità cinese aveva festeggiato il suo capodanno in privato, quest’anno è la prima volta che condividiamo questa ricorrenza con tutti i triestini».
Zhang sintetizza così la serata: «Abbiamo cominciato un po' in ritardo per dei problemi tecnici ma alla fin fine siamo riusciti a sistemare la corrente elettrica e tutto è andato per il verso giusto - dice -. Abbiamo fatto ascoltare la musica cinese e i nostri canti tradizionali. Una ragazza ha anche suonato il flauto dal vivo. C’erano poi delle persone che davano dimostrazioni di scrittura degli ideogrammi, e uno dei nostri soci si offriva di trasporre nel nostro sistema di scrittura i nomi italiani: un’idea che è piaciuta a molte persone di passaggio».
Lo scopo della festa era di propiziare il passaggio dall’anno del Serpente, appena concluso, a quello del Cavallo: «Per questo motivo abbiamo fatto una lotteria, detta la lotteria del Cavallo, e messo in palio dei regali».
La vicesindaco Fabiana Martini ha partecipato alla festa e al brindisi per il nuovo anno: «Trovo molto bello che abbiano deciso di fare un’iniziativa aperta alla città. È stata un’occasione per i nostri concittadini di conoscere una realtà nuova: e l’idea è stata ripagata, perché a dispetto del tempo avverso la partecipazione c’è stata».
Martini spende parole di plauso per l’associazione, composta soprattutto da giovani: «Mi sembra interessante che questo desiderio di integrazione e conoscenza reciproca sia partito proprio dai giovani. Tutti i presenti erano favorevolmente colpiti, anche perché la festa era davvero gradevole e ben organizzata».
Chissà che questa prima puntata non diventi il punto di partenza per una piccola tradizione: «Credo che la cosa più importante sia sempre iniziare - conclude la vicesindaco -. La comunità cinese è di nascita più recente rispetto ad altre presenze storiche nel mosaico culturale triestino, ma sarebbe bello se anche il capodanno cinese, così come altre feste tradizionali, diventasse una costante di Trieste. D’altra parte è già così nelle città italiane in cui la presenza cinese è più antica e radicata».
L’associazione Porta d’Oriente è nata di recente ma conta già un discreto numero di soci fra cinesi, soprattutto studenti universitari, e italiani interessati alla lingua e alla cultura cinese. Nei giorni scorsi l’associazione ha organizzato in collaborazione con il liceo Dante un’iniziativa dedicata alla cultura cinese. In febbraio metterà in campo un nuovo incontro nel corso del quale verrà presentato il nuovo numero della rivista Eurasia, intitolato “Il Secolo cinese?”
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