Capienza dei bus all’80%. Pizzimenti: «I controlli? Coinvolgeremo gli agenti»

A man uses facial mask and gloves while riding on a public bus as a preventive measure against the coronavirus in Miskolc, Hungary, Thursday, April 23, 2020. As part of the protection against the coronavirus epidemic, a mandatory mask wearing was introduced on the vehicles of the Miskolc City Transportation Company. (Janos Vajda/MTI via AP)
A man uses facial mask and gloves while riding on a public bus as a preventive measure against the coronavirus in Miskolc, Hungary, Thursday, April 23, 2020. As part of the protection against the coronavirus epidemic, a mandatory mask wearing was introduced on the vehicles of the Miskolc City Transportation Company. (Janos Vajda/MTI via AP)

TRIESTE Massimiliano Fedriga lo aveva definito un «compromesso accettabile» e adesso lo scrive nero su bianco nell’ordinanza numero 28, l’ennesima dell’emergenza Covid. Il tema è quello del Trasporto pubblico locale, con la Regione che recepisce le linee guida del Dpcm 7 settembre, che fissa all’80% l’occupazione massima dei posti disponibili sui mezzi, sia su rotaia che su gomma.

Come controllare il rispetto di quel tetto? L’assessore ai Trasporti Graziano Pizzimenti parla di «prossimi incontri con le forze dell’ordine» e chiarisce sin d’ora che non potrà essere sempre e solo compito degli autisti: «Nei mezzi urbani ci sono telecamere e contapersone, ma è chiaro che poliziotti e vigili urbani dovranno essere coinvolti nei punti cruciali di salita e discesa. Quanto ai treni, invece, non ci dovrebbero essere problemi nemmeno con un numero di abbonati pari a quello degli anni scorsi».

Le aziende del Tpl dovranno continuare ad assicurare «una costante ed efficace informazione e il controllo sull’obbligo del corretto utilizzo delle mascherine». Confermata anche la cabina di regia sul Tpl con aziende e sindacati, attivata a marzo. Il contesto in cui una settimana fa è maturato l’accordo tra Stato e Regioni è quello di territori che chiedevano di poter ripartire in sicurezza, ma garantendo a tutti gli studenti la possibilità di poter raggiungere gli istituti alla ripresa delle lezioni in presenza. Il Fvg avrebbe voluto un riempimento al 100%, ma si è dovuto accontentare appunto di un compromesso all’interno di un’intesa, peraltro, in cui il governo si è impegnato a mettere a disposizione delle amministrazioni regionali 200 milioni per il potenziamento del servizio, in modo da compensare la riduzione del numero di posti disponibili sui mezzi. Il dettaglio dell’ordinanza, che applica in Fvg le disposizioni nazionali, e dunque con possibilità di utilizzo fino all’80% dei posti omologati (sia seduti che in piedi) dei mezzi impiegati nei servizi di trasporto pubblico locale e di trasporto scolastico dedicato, prevede una deroga: sarà consentito il 100% dell’occupazione negli scuolabus per i tragitti casa-scuola inferiori ai 15 minuti. —


 

Riproduzione riservata © Il Piccolo