Caos nel centrodestra, Salvini su Tondo candidato: "Prometto impegno per cambiare la situazione"

UDINE Nemmeno la visita a Udine di Matteo Salvini scioglie il nodo del candidato del centrodestra alle prossime regionali. «Portate ancora qualche ora di pazienza», dice ai leghisti assiepati al Palamostre che lanciano il coro "Fedriga, Fedriga". «Gioco in squadra, ma quando gioco in squadra mi piace vincere. Non prometto quello che non ho in tasca, ma prometto impegno», evidentemente per ribaltare la situazione che vede ad oggi Renzo Tondo candidato presidente unitario della coalizione di centrodestra.
Il capo del Carroccio prende dunque tempo, dopo aver assicurato nel corso del precedente incontro con i dirigenti locali a Reana del Rojale di voler attivarsi per mutare la situazione. Il segretario del Carroccio ha messo comunque le mani avanti, collegando la questione del Friuli Venezia Giulia alle altre e ben più rilevanti partite aperte sullo scacchiere politico nazionale.
Prima di entrare nella sede della Lega a Reana, dove è stato accolto da trattori avvolti in alcuni striscioni pro-Fedriga, Salvini non ha chiarito le proprie intenzioni né ha preso impegni nel corso dell’assemblea a porte chiuse. All’esterno il segretario si è limitato a commentare l’esito delle consultazioni del 4 marzo, definendolo un «risultato storico importante e inaspettato per gli altri ma non per noi. Ora ci sono le elezioni amministrative da preparare, c’è l’accoppiata Serracchiani-Bolzonello da cancellare come pessimo ricordo e c’è una regione da far ripartire». Sulla tenuta dell’alleanza e degli impegni, Salvini ha sottolineato che «noi manteniamo gli impegni, facciamo parte di una squadra. Non si vince da soli, vince una squadra e questa squadra deve vincere anche in Fvg. Tondo for president? Sono qua per ascoltare». Salvini non ha ricevuto contestazioni né a Reana né a Udine.

Restano dunque agitate le acque del centrodestra, dopo la nomina di Renzo Tondo alla guida della coalizione in vista delle regionali.
L'auspicio degli iscritti si scontra quindi con l’attuale volontà della Lega di non incrinare i rapporti con Forza Italia a livello nazionale, sebbene il flirt tra Salvini e Luigi Di Maio stia generando forti tensioni fra alleati. Il vicesegretario della Lega Giancarlo Giorgetti dichiara inoltre in un’intervista al Corriere che la scelta di Tondo rappresenta «una buona conferma della nostra lealtà e coerenza, cui sacrifichiamo anche l’amore per la sua terra di Fedriga, uno dei nostri uomini migliori». Parole pronunciate tuttavia prima di sapere dei tumulti in atto in Fvg. La dirigenza regionale la pensa in modo diverso e il sindaco leghista di Monfalcone, Anna Cisint, scrive sui social che «in Fvg una percentuale enorme di cittadini ha già detto che il presidente della regione deve essere Fedriga. Il popolo va amato e rispettato. L’amico Renzo ha iniziato male questa avventura perché su sanità e Uti si è pure espresso senza nemmeno ascoltare. L’unica possibile scelta è un passo indietro».
Tensione anche in casa Fratelli d’Italia, con Luca Ciriani che esordisce con un «Vonde monadis», facendo appello a «Berlusconi, Salvini, Fedriga e Savino e ci aggiungo Tondo. Voi che avete combinato ’sto casino dateci un candidato perché ci siamo rotti le scatole». Parole che secondo indiscrezioni arriverebbero dopo l’indisponibilità di Tondo ad assicurare posti in giunta a Fdi.
In serata attacca anche il forzista Roberto Marin, nei giorni scorsi possibile candidato per una notte: «Tondo ritiri la candidatura a governatore. Una rivoluzione così da parte degli elettori di centrodestra nei confronti di un candidato non si era mai vista. I vertici regionali e nazionali risolvano questo problema. Forse questo post mi costerà la candidatura a consigliere, ma non possiamo non ascoltare la nostra gente».
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