Caos-multe nelle zone blu, a Gorizia aperta un’istruttoria

Confusione dopo le ultime circolari. L’assessore Ceretta: «Va fatta chiarezza anche se siamo convinti che il nostro modus operandi è corretto: le multe sono legittime». Ma il ministro Lupi ha dato una chiave di lettura diversa
Lasorte Trieste 04/02/13 - Parcheggi a Pagamento, Strisce Blu
Lasorte Trieste 04/02/13 - Parcheggi a Pagamento, Strisce Blu

«Sosta su strisce blu oltre l’orario pagato: non si viola il Codice, quindi niente multe ma va saldata la differenza!» A gelare i Comuni italiani (e di conseguenza anche quello di Gorizia) è il ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi che ha utilizzato la sua pagina Facebook per dire la sua sul caos-zone blu.

Un parere che fa il paio con quello del sottosegretario Umberto Del Basso De Caro, il quale in Parlamento ha affermato che se un automobilista lascia la sua macchina in un’area di parcheggio a pagamento oltre l’orario pagato, non incorre in una multa bensì in una sanzione molto minore: dovrà saldare il dovuto per l’orario scoperto e niente più. Il suo caso non sarebbe assimilabile a una sosta vietata, ma a una semplice «inadempienza contrattuale». Ed è la stessa interpretazione fatta, ad esempio, a Trieste dove non vengono comminate multe ma si paga solamente lo “sforamento” dell’orario.

Una questione

spinosa

Il caso, però, non è affatto chiuso come si augura il ministro, perchè i Comuni, senza multe, ci rimetterebbero un sacco di soldi. E anche a Gorizia (come in mezza Italia) il dibattito è bollente. L’assessore comunale alla Polizia municipale Stefano Ceretta annuncia che è stata aperta un’istruttoria. «Anche se siamo certi che il nostro modus operandi è corretto - scandisce a chiare lettere -. Le multe non sono affatto illegittime. E al ministro Lupi chiedo: se la magistratura contabile dovesse chiedere conto al Comune di Gorizia del mancato introito delle sanzioni, risponde lui? Viene lui a difendere la nostra municipalità?».

Tutto nasce da una circolare del ministero dei Trasporti che, nei giorni scorsi, aveva gettato nella confusione enti locali e Comuni d’Italia. Cosa stabiliva (e stabilisce) quella circolare? Semplifichiamo al massimo: andare oltre l’orario di sosta indicato sul ticket del parcometro non farebbe scattare automaticamente la multa all’auto parcheggiata nelle zone delimitate dalle strisce blu. È quanto lascia intravedere la circolare del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti “in materia di parcheggi a pagamento” che precisa: «Sostare troppo a lungo in un parcheggio a pagamento non può essere motivo di multa». «L’eventuale evasione tariffaria - spiega più specificatamente il direttore generale della sicurezza stradale al Ministero dei Trasporti, Sergio Dondolini - non configura violazione alle norme del Codice della strada, bensì una inadempienza contrattuale da perseguire secondo le procedure iure privatorum a tutela del diritto patrimoniale dell’ente proprietario o concessionario».

Ma i Comuni non sono d’accordo e l’Anci ribadisce la correttezza della “sua” interpretazione: «La comunicazione del ministero pare muovere da un equivoco sull’assoggettamento al pagamento della sosta, evidentemente non ritenuto atto di “regolamentazione” come da Codice della strada e dunque non costituente presupposto per l’applicazione della sanzione. Così invece non è». Messaggio complesso nelle forme, ma chiarissimo nella sostanza: i Comuni andranno avanti con le multe per divieto di sosta nei confronti di chi paga metà orario, e se qualcuno vorrà contestarle si finirà in tribunale.

La posizione

dei vigili urbani

Nei giorni scorsi intervenì pure il comandante della Polizia municipale Marco Muzzatti. E manifestò grande tranquillità. «C’è una sentenza della Corte dei conti datata 2012, e non è l’unica, che chiarisce bene la vicenda e che ci permette di dire che le multe sono perfettamente legittime - sottolineò senza mezzi termini -. E poi, scusate: una circolare ha un valore diverso di sentenze della Corte di Cassazione e della Magistratura contabile che dicono il contrario. Certo, tranquilli non si può mai essere perché l’Italia è il Paese delle mille interpretazioni ma mi fiderei più di una sentenza che di... un parere. E poi, non tiriamo in ballo Trieste perché l’organizzazione è completamente diversa rispetto a Gorizia: là, il Comune gestisce in house i parcheggi a pagamento con l’ausilio di una ditta privata e si può parlare di iure privatorum», la conclusione del comandante Marco Muzzatti.

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