Caos in arrivo alla Società ginnastica triestina
TRIESTE Ancora una volta tremano i vertici della Società Ginnastica Triestina: entro un mese si riunirà un’assemblea dei soci che ha all’ordine del giorno l’illustrazione dei conti della società nonché la potenziale revoca degli incarichi all’attuale dirigenza, in testa quello del presidente Marco Fumaneri.
Come ci si è arrivati? Da diversi mesi l’antica polisportiva è agitata da tensioni interne dovute, in prima battuta, al trattamento degli istruttori: ritardi nel pagamento in certe discipline, cambi di contratto, l’abolizione dei rimborsi di trasferta, differenze percepite fra settori. Più in generale, nel mirino c’è la tenuta dei conti della società, storico punto dolente.
La risultante del malcontento è una petizione forte di 268 firme tra i soci, depositata mercoledì, che dà al Consiglio direttivo 30 giorni di tempo per convocare un’assemblea. Questo l’ordine del giorno richiesto: «Illustrazione e spiegazione dell’attuale situazione economica, finanziaria e gestionale da parte del presidente e del Consiglio direttivo. Votazione per eventuale revoca della carica di presidente e del Consiglio direttivo e conseguentemente dei collegi dei revisori dei conti e dei probi viri. Eventuale definizione della data di nuova elezioni. Varie ed eventuali». Le firme raccolte sono più del doppio rispetto al 10% dei soci (siamo sul 30%) richiesto dallo Statuto come soglia minima per poter convocare l’assemblea, considerato che i soci ordinari sono 863, i benemeriti 61 e, in più, c’è un unico socio onorario.
Entriamo nei particolari della protesta. Il socio Massimo Varrecchia fa da portavoce per il gruppo che ha dato il via alla richiesta di assemblea straordinaria: «Io avevo già lasciato la Sgt un decennio fa, a causa dei problemi di quella volta. Le cose sono migliorate rispetto ad allora, ma le criticità non mancano».
La prima preoccupazione è appunto la tenuta dei bilanci della società. Ma non è l’unica. Questi alcuni dei punti: «Il Direttivo è poco rappresentativo della polisportiva, privilegia alcune discipline rispetto ad altre. Molti istruttori vengono pagati in ritardo, il che per la Sgt è quasi la norma, non fosse che il fenomeno s’è aggravato. Non ci sono più i contributi agli stessi istruttori per le trasferte e le gare agonistiche. Anche il loro contratto è scaduto e la società ha proposto per questo anno delle soluzioni a tempo determinato più brevi rispetto alle iscrizioni fatte sottoscrivere ai soci».
Le complicate vicende contrattuali interessano una quarantina di istruttori con retribuzioni molto variegate, da poche centinaia di euro a stipendi veri e propri. A settembre scorso, all’inizio dell’anno di attività, la società ha proposto una proroga di tre mesi in attesa di definire una nuova proposta di contratto.
Nuova proposta che è arrivata, incontrando però l’opposizione di parte degli istruttori: un pugno secondo il presidente, mentre sono 21 secondo gli autori della petizione. Ad accendere le micce bisogna ricordarsi di collocare anche le tensioni fra le varie sezioni della polisportiva: basket, trampolino e parkour sarebbero, secondo diverse fonti, quelle “predilette” dalla presidenza, mentre tra i “figli di un dio minore” troveremmo invece altre discipline storiche e prestigiose come il judo e la scherma.—
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