Cantieri, Scoglio Olivi all’esame dei cinesi E oggi la visita a Fiume

Il ministro croato delle Finanze: «Tutte le opzioni aperte» Il sindacato: «Zagabria faciliti l’ingresso di Pechino»



Prove di partenariato tra cinesi e gruppo polesano Scoglio Olivi (Uljaik). Ieri la rappresentanza ad alto livello del maggiore stabilimento navalmeccanico cinese, il China Shipbuilding Industry Corporation (Csic) ha incontrato a Pola i vertici del consorzio e del cantiere navale Scoglio Olivi, agonizzante dopo anni di crisi. Gli ospiti, accompagnati da avvocati ed esponenti di banche di investimento, si sono fatti illustrare in dettaglio gestione e possibilità tecniche dello stabilimento. Dopo tre ore di colloqui, neanche una parola ai numerosi giornalisti presenti nella sede di Uljanik. Gli ospiti, in precedenza ricevuti a Zagabria dal premier croato Andrej Plenković e da alcuni ministri, sono poi partiti per Fiume, dove oggi incontreranno la direzione del Tre Maggio, l’altro cantiere del gruppo, vicino al fallimento.

Grande la cautela nelle dichiarazioni del ministro croato delle Finanze, Zdravko Marić: «Non è detto che Csic sbarchi a Fiume e a Pola rilanciando le sorti dei due cantieri - ha precisato Marić -. La promessa fatta di recente dal premier cinese Li Keqiang è stata mantenuta, i primi passi per una eventuale collaborazione sono compiuti. Ma tutte le opzioni sono aperte. I cinesi saranno di certo cauti - ha aggiunto il ministro - valuteranno attentamente quanto visto. Forse nei prossimi 10–15 giorni avremo una risposta chiara».

Ieri da Scoglio Olivi è stata diffusa la notizia che la Brodosplit di Spalato è stata cancellata quale potenziale partner strategico del gruppo istriano. Il presidente del Comitato sindacale per la salvezza del Tre Maggio, Juraj Šoljić, ha confermato che gli operai fiumani sono favorevoli all'ingresso di qualsiasi partner possa garantire stipendi e ripresa della produzione. «Le nostre forze sindacali sono in continuo contatto con il direttore generale del Tre Maggio Edi Kucan. Al contrario di quanto fatto finora da Zagabria, spero che i cinesi capiscano quanto stia accadendo al Tre Maggio. Siamo in circa 900, non riceviamo salario da otto mesi e vogliamo che si riprenda a lavorare. Tutti siamo pronti a lavorare un mese gratis se riprendesse la produzione. Speriamo ancora che il governo croato ci aiuti favorendo l'entrata dei cinesi nei due cantieri».

Šoljic ha espresso appoggio a Kucan definendolo dirigente capace e attivo, al contrario della vecchia direzione. Del resto, è noto che l' ex direttore generale del Tre Maggio, Maksimilijan Percan, è stato colpito da tre mesi di carcerazione preventiva perché sospettato di malversazioni e truffa assieme ad altri 5 ex dirigenti del gruppo polesano, per danni a Scoglio Olivi e Tre Maggio che ammonterebbero a 162 milioni di euro. —



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