Cantieri al via tra ex Gaslini e parco Rocca Tre nuove palazzine per 67 alloggi sociali

L’edilizia è in stagnazione, eppure qualcosa si muove nella città operaia. Da anni i grandi cantieri tengono le betoniere ferme a Monfalcone, nella zona del parco Rocca e ora all’ex Gaslini, tuttavia, i lavori con malta e mattone sembrano in ripresa. Qualche giorno fa, poi – e ne da conto il consigliere con delega all’Urbanistica Giuseppe Nicoli, appena uscito dall’ospedale dove dalla settimana prima era ricoverato per un’emorragia gastrica che lo aveva colto in piena notte –, un gruppo privato ha esposto in municipio «il suo progetto per la realizzazione di una casa di riposo all’ex Detroit». Anche l’ultimo spicchio di città su cui da tempo si era aperto un punto interrogativo pare dunque avviarsi a riqualificazione.
In via Ceresina, in particolare, da settimane è in atto un’imponente campagna di recupero di materiali inerti, a predisposizione del prossimo cantiere, già con permesso a costruire. Tant’è che nella zona dell’ex oleificio Gaslini è dovuto intervenire il Comune con specifiche indicazioni per dettagliare le fasi di asporto affinché l’attività rumorosa non si trovi a confliggere con gli interessi dei vicini condomini.
La nuova iniziativa immobiliare, che va a concludere il comprensorio urbanistico, prevede la realizzazione di 67 alloggi sociali, tutti dotati di pertinenze e con alta classe energetica. Saranno disposti su tre palazzine di almeno tre piani fuori terra. A costruirle Ici Coop, impresa di costruzioni generali con sede a Ronchi dei Legionari, attiva da oltre 30 anni nella realizzazione e progettazione di opere edili, prevalentemente nell’appalto pubblico, ma anche con committenti privati e project financing nel portafoglio lavori. Promotore, invece, una società di gestione del risparmio, con soldi di Cassa depositi e prestiti, e altri investitori.
«L’80% di appartamenti – come sottolinea Eleonora Riva, responsabile di relazioni esterne per Fondo housing sociale Fvg – sarà disponibile alla locazione per un periodo di almeno 15 anni, mentre il restante 20% verrà destinato alla vendita immediata». «Gli alloggi saranno assegnati, una volta conclusi i lavori, attraverso un avviso per la raccolta di manifestazioni di interesse – prosegue –, curato dal gestore sociale. Nell’avviso saranno indicati i criteri per l’assegnazione, tra cui la capacità economica e la situazione soggettiva dei richiedenti». I principali destinatari di queste abitazioni a “canone agevolato” – una fascia non così povera da entrare in graduatoria Ater né così abbiente da potersi permettere l’acquisto di un appartamento – risultano essere infatti giovani famiglie, nuclei monoparentali o monoreddito. Insomma, lavoratori e anziani che, in gergo, vengono inseriti nella cosiddetta “fascia grigia”: persone non in grado per i propri mezzi di trovare sul mercato la casa adatta e però con redditi appunto superiori a quelli che danno accesso all’edilizia residenziale pubblica.
Invece dall’altra parte della città, alla periferia ovest, si intravede un diverso tipo di insediamento a due passi dal San Polo. «In municipio – spiega il forzista Giuseppe Nicoli, con delega ai Lavori pubblici, che ora si è ripreso dal malore – sono giunti i rappresentanti di Sereni orizzonti, attiva nel settore delle residenze per anziani in tutt’Italia, e ha presentato un suo progetto di sviluppo per l’area dell’ex Detroit». Fondatore della friulana Sereni orizzonti, con 5 mila posti letto e 3 mila occupati, è Massimo Blasoni, ex consigliere regionale Pdl. Se la vicenda andrà in porto, con l’acquisizione dell’area e i vari progetti, lo si scoprirà solo nelle settimane a venire. Fino all’altro giorno non era stata depositata relazione negli uffici. —
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