Cantiere bloccato e posti letto tagliati, esodo di pazienti da una Torre all’altra

Lo stop ai lavori per la maxi ristrutturazione non aiuta a risolvere il problema dei fuori reparto. Picchi di 45 degenti “itineranti”
Lasorte Trieste 30/11/18 - Ospedale di Cattinara, Lavori
Lasorte Trieste 30/11/18 - Ospedale di Cattinara, Lavori

Il nuovo Burlo a Cattinara nel 2021

TRIESTE Fuori reparto: una fastidiosa definizione che all’ospedale di Cattinara degenti e operatori conoscono bene. Soprattutto se, a farne i conti, sono quei pazienti costretti ad affrontare un percorso post-operatorio nella stanza assieme a “colleghi” con necessità completamente differenti.

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Foto Bruni Trieste 09.09.2018 Ospedale di Cattinara:lavori esterni

A pesare la mancanza di strutture alternative al Pronto soccorso e nei reparti, e il taglio dei posti letto - circa una settantina a detta di Mario Lapi della Cisl -, alcuni dei quali prima ospitati nei cinque piani della Torre medica, ora chiusi perchè interessati dal maxi cantiere da 140 milioni avviato per restaurare la struttura esistente e costruire la nuova sede del Burlo. Cantiere, come noto, bloccato da mesi.

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Uno stop che, come dimostra appunto il caso dei fuori reparto, inizia a pesare non poco sulla vita interna all’ospedale e, proprio oggi, sarà tra l’altro al centro di una riunione tra l’assessore regionale alla Sanità Riccardo Riccardi e i vertici dell’Azienda sanitaria. Un’occasione per fare il punto sui lavori interrotti lo scorso autunno a causa del mancato via libera definitivo al progetto esecutivo alla ditta Clea da parte dell’organismo di valutazione indipendente incaricato di esaminare la validità del progetto.

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Tornando all’esodo di pazienti che non trovano posto nella Torre medica e vengono spostati in Torre chirurgica, va detto che il problema esisteva anche prima della ristrutturazione. Ma, di certo, non è migliorato ora a gru ferma. I numeri dei fuori reparto oscillano di giorno in giorno. Si parla di «picchi di 40-45 pazienti e di una media di 20», specifica Fabio Pototschnig, segretario provinciale Fials/Confsal, «con la conseguenza che si ritardano anche le operazioni: è un meccanismo che provoca disagi generalizzati».

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Lasorte Trieste 30/11/18 - Ospedale di Cattinara, Lavori


Commenta Rossana Giacaz della Cgil: «È vero che c’è del personale che monitora quotidianamente la situazione e si occupa del riassorbimento, ma non è questa la soluzione. Parliamo da anni di modificare il sistema: spero che Fedriga investa di più sulla territorialità». La soluzione infatti, per i sindacati, ma anche la riforma lo dice, è un incremento di servizi sul territorio. «Lo scorso anno abbiamo avuto una diminuzione di circa 50 posti letto con la chiusura del Bic (l’Area a Bassa intensità di cure, ndr), l’accoglimento condiviso e a causa dell’accorpamento tra oncologia ed ematologia clinica - dice Lapi -. Sommando i picchi d’influenza e la chiusura dei cinque piani della Torre medica è ovvio che permanga il problema dei fuori reparto, soprattutto se non è stata completata la territorialità: con le strutture a bassa intensità non occorrerebbe il ricovero ospedaliero per certi casi».

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Ancora più drastico Claudio Illicher della Cimo. «Il Pronto soccorso è collassato. I lavori sono fermi e nessuno ci spiega perché». —


 

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