Cantada e carri: in scena la sfilata numero 131

La Bisiacaria si mobilita per la 131.a edizione del carnevale: alle 12 la lettura del “testament” di Sior Anzoleto in “Piaza Granda”. Alle 13.30 parte la grande parata allegorica
Una passata edizione del Carnevale Monfalconese
Una passata edizione del Carnevale Monfalconese

Bisiacaria in festa oggi per il 131° Carnevale Monfalconese che raggiungerà il culmine da mezzogiorno fino al termine della sfilata dei carri, quest’anno molto elaborati. È previsto bel tempo, dovrebbe segnare tutta la manifestazione. «Per forza – commenta divertito il Notaio Toio Gratariol (Giancarlo Blasini), già entrato nello spirito carnevalesco – abbiamo fatto gli scongiuri dopo il sole delle sfilate di Gorizia e di Romans. Noi, invece, siamo stati contagiati dal virus delle raccomandazioni e abbiamo fatto una ricca colletta alla Pro loco per corrompere “Quello” che ci guarda da lassù».

Si comincia alle 12 con la lettura in “Piaza Granda” del “testament” di Sior Anzoleto Postier (Orlando Manfrini), in compagnia dall’inseparabile Notaio Toio Gratariol e della sposa bisiaca “doc” Serena Markocic di Staranzano. Dalle 12 alle 12.45 sarà possibile ascoltare anche in diretta web la lettura del testamento, cliccando sul sito della Pro loco www.monfalcone.info.

Dalle 14.30, inoltre, sarà disponibile la registrazione audiovisiva sul canale Youtube della Pro loco.

Una grande giornata in allegria, che continuerà alle 13.30 con la sfilata di 11 carri, 12 gruppi e oltre 3mila maschere al seguito. Anche quest’anno, poi, il testo de “La Cantada”, rigorosamente segreto fino all’ultimo momento, è scritto da Livio Glavich, noto con lo pseudonimo di “Al Giga”, che metterà ancora una volta alla prova Orlando Manfrini, il popolare interprete del “Postier de la Defonta”, per raccontare fatti e misfatti della città all’ombra del “pilo”. Il celebre lampione della piazza di allora, oggi ricostruito ma ancora fermo nel magazzino comunale a Panzano. Manfrini ricorda che aveva appena 29 anni quando gli fu offerta la possibilità di interpretare questo personaggio, un simbolo tradizionale di Monfalcone, cui la città è molto affezionato. «Quella volta – afferma Manfrini - quando Emilio Cosani, presidente della Mutuo Soccorso, associazione che organizzava il Carnevale, mi scelse per leggere il testamento, mi suggerì un particolare: lo devi interpretare con quel tono che usa il vecchietto che fa la parte di “ubriacone” nei film western. Anche perché il “Postier” era sempre molto allegro quel giorno perché alzava il gomito».

Quanto alla sfilata dei carri, il compito della giuria sarà veramente arduo, dopo che per cinque anni di seguito il trofeo è stato vinto dalla Compagnia del Carro di Staranzano, presente quest’anno con “Viva Mexico”. Per la vittoria finale, infatti, sarà una bella lotta poiché in lizza figura il carro di Medeazza (Trieste) “Peter Pan e il futuro che non c’è”, vincitore a Gorizia e a Romans. Da non perdere, poi, a fine sfilata il Concerto Live con Lorenzo Pilat, che canterà le sue più belle e famose canzoni.

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