«Cani morti da quei dog-sitter». Il web si scatena

Coppia sotto accusa per i decessi di due animali. E spunta un presunto episodio di maltrattamenti. Il duo minacciato in rete

TRIESTE Si annidano dei sospetti, e pure due denunce, sulla “testa” di una triestina, Anna L. che assieme al suo compagno, Roberto B., si offre come dog-sitter. «Se avete cani in pensione da una ragazza in zona Università andate immediatamente a riprenderli. I cani muoiono misteriosamente».

Un tam-tam in rete ha scatenato ieri la rabbia di tutti quei triestini che hanno letto attoniti la storia di una cagnolina ferita a una zampa e di altri casi di cani deceduti mentre erano ospiti per qualche giorno nella casa nella zona di via Cologna dove vive la coppia. Da mesi sul sito (non più accessibile) “DogBuddy”, tra gli annunci di dog-sitter risultava in evidenza anche quello inserito da Anna, con a margine diverse recensioni positive.

È così che, ad esempio, i proprietari di Buffy si sono messi in contatto con lei. Un paio di volte le hanno lasciato la cagnolina per qualche ora finché, lo scorso giugno, hanno deciso di affidarla alla ragazza per 15 giorni, mentre loro si trovavano in vacanza. Due settimane fatali per la cucciola di appena sette mesi, deceduta per cause che oramai saranno difficili da accertare malgrado sulla vicenda pesi una denuncia a carico di Anna raccolta dai carabinieri delle stazione di Guardiella lo scorso 24 giugno. La proprietaria di Buffy, che per far luce sulla triste vicenda si è affidata anche all’avvocato Paolo Codiglia, nella denuncia sostiene di essere stata messa a conoscenza della morte del cane dal compagno della dog-sitter, Roberto B. L’uomo, mentre lei era in vacanza, l’avrebbe contattata spiegandole che la cagnolina era morta e che lui per motivi igienico-sanitari aveva anche già provveduto allo smaltimento della carcassa. Rientrata a Trieste, la donna avrebbe cercato invano di contattare la coppia.

Quella di Buffy, però, non è una storia isolata. Anche il proprietario di Ralph, un cane di taglia grande di 13 anni, ha denunciato il fatto che il suo amico a quattro zampe è deceduto mentre era affidato ad Anna. Non solo. Lo scorso martedì i carabinieri sono stati chiamati a intervenire dalla proprietaria di due cagnoline che denunciava il fatto che la dog-sitter alla quale le aveva affidate non le volesse più restituire e che, una volta a casa, una delle due presentava una profonda ferita a una zampa.

Le foto di quella cagnolina sanguinante ieri hanno fatto il giro dei social. La coppia – che ieri alla diffusone delle accuse in rete è stata vittima di minacce di morte per le quali il loro avvocato Gigliola Bridda nelle prossime ore presenterà denuncia – rigetta punto su punto ogni accusa.

«La cagnolina più giovane, Buffy, soffriva di una patologia per la quale assumeva farmaci che potevano provocare la morte. L’altro cane invece era anziano», spiega l’avvocato Bridda. Quanto all’episodio di martedì sera, l’avvocato della coppia precisa che i due «non si sono opposti alla restituzione dei cani, semplicemente erano impegnati fuori casa nel momento in cui ne è stata chiesta la riconsegna. Le bestiole sono state consegnate alle proprietaria in presenza dei carabinieri e in quella circostanza non è stata contestata alcuna ferita alla zampa».—


 

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