Candidature Pd, orlandiani in pressing

TRIESTE. L’obiettivo, giurano i vertici del Partito democratico, è costruire liste per le elezioni politiche che garantiscano giusta rappresentanza ai territori e alle diverse anime dem. Ma il tempo stringe e la segreteria regionale dovrà tamponare ambizioni che da più parti si stanno affacciando in queste ore e che si intrecciano in un groviglio che, una volta districato, lascerà deluso più di qualcuno.
Il nodo della minoranza orlandiana. La segretaria Antonella Grim sarà a Roma all’inizio della prossima settimana per proporre la rosa dei nomi espressi dal Friuli Venezia Giulia e la prima spina da affrontare è quella degli orlandiani, che lamentano non solo la decisione di non tenere le parlamentarie, ma anche di essere sottorappresentati nelle candidature blindate.

La minoranza interna non si accontenta del collegio uninominale di Gorizia, quasi certamente affidato all’orlandiano Giorgio Brandolin e unico ritenuto contendibile fra i sette seggi del maggioritario. La sinistra dem vorrebbe allora una seconda casella, partendo dalla constatazione che le tre poltrone al momento certe paiono assegnate a Ettore Rosato, Debora Serracchiani e Franco Iacop: seguendo il ragionamento orlandiano, il 100% delle candidature blindate è affidato a esponenti della maggioranza renziana, sebbene gli orlandiani abbiano raccolto quasi il 40% degli iscritti attorno alla propria linea. «Se le proporzioni delle liste restano queste, ci hanno fregato», dice a microfoni spenti un membro della minoranza.
Difficile che la rivendicazione della sinistra Pd possa smuovere decisioni che paiono ormai consolidate.

Ma gli orlandiani pressano ugualmente per ottenere la ricandidatura della deputata friulana Gianna Malisani, il cui destino sembra più che incerto, con il collegio uninominale di Udine ritenuto perdente per il centrosinistra e il listino proporzionale della Camera che vede al momento ai primi due posti Rosato e Serracchiani, col renziano udinese Paolo Coppola pronto a occupare la terza riga, qualora il capogruppo alla Camera decidesse per una pluricandidatura che gli consentirebbe poi di essere eletto in un collegio fuori regione e far scalare così di una posizione i candidati del Fvg collocati alle sue spalle. Quella terza casella sarebbe ora ambita anche da Malisani, con gli orlandiani che premono affinché Rosato si disponga appunto per correre in più di un collegio proporzionale in giro per l’Italia.
L'incastro udinese. Se quello di Malisani è il secondo nome caldo in casa orlandiana dopo Brandolin, il coordinatore regionale della corrente, il friulano Cristiano Shaurli, ha reso nota l’intenzione di correre solo alle regionali. L’incastro udinese resta tuttavia complicato, ed ecco la seconda spina per Grim, perché è ormai certo l’interesse del sindaco di Palmanova Francesco Martines, la cui candidatura è stata ieri proposta ufficialmente dai circoli dem della Bassa Friulana. Martines ci pensava da tempo, dopo aver accarezzato l’idea di presentarsi alle regionali, ipotesi che lo costringerebbe a dimettersi dall’incarico di primo cittadino senza certezze di arrivare in piazza Oberdan. Meglio allora conservare la poltrona di sindaco e giocare intanto una partita quasi certamente solo di bandiera, utile comunque per aumentare la propria visibilità e accrescere il debito di riconoscenza del partito, da incassare in future occasioni.
A sparigliare il tavolo udinese potrebbe essere però la scelta della segreteria regionale di uscire dallo steccato di partito e puntare su Barbara Puschiasis, presidente dimissionaria di Federconsumatori Fvg, che potrebbe essere indicata anche per il collegio dell’Alto Friuli: un’apertura alla cosiddetta società civile, compiuta puntando sul nome di una persona impegnata nella difesa dei risparmiatori finiti invischiati nel crac delle ex Popolari.
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