Cancro alla mammella, l’Sos dell’Andos «Cento malati in più nell’ultimo anno in regione»

GORIZIA. Mettendo il Coronavirus per un attimo da parte, ci sono emergenze sanitarie sui cui non è il caso di abbassare mai la guardia. All’indomani della giornata mondiale contro il cancro (che ricorre il 4 febbraio di ogni anno), il monito viene dall’Andos isontina, fra le prime associazioni locali ad essersi occupata di malati oncologici. La mission dell’associazione, come l’acronimo Andos indica, è sostenere le donne operate al seno. I numeri, d’altronde, sono inequivocabili, specie nella nostra regione.
Il Friuli Venezia Giulia in ambito oncologico vanta un triste primato. Nel 2019 si è confermato come la regione con il tasso d’incidenza tumorale più alto rispetto al resto d’Italia. A dirlo, il nono censimento ufficiale dell’Aiom, l’Associazione italiana di oncologia medica, che viene redatto ogni anno in collaborazione con l’Airtum (Associazione italiana dei registri tumori), con Passi (Progressi delle Aziende sanitarie per la salute in Italia), Passi d’Argento e con la Società italiana di Anatomia patologica e di Citologia diagnostica.

Non solo. Il trend in crescita del Friuli Venezia Giulia viaggia in direzione opposta a quella nazionale, visto che in tutta Italia i tumori tendono a diminuire. Nel 2019 sull’intero territorio nazionale sono state stimate infatti 371 mila diagnosi (196 mila uomini e 175 mila donne). Erano 373 mila nel 2018: 2 mila tumori in meno, dunque, in 12 mesi.
Ad essere calati a livello nazionale sono state, in particolare, le neoplasie del colon retto, dello stomaco, del fegato e della prostata e, solo negli uomini, i carcinomi del polmone, che continuano, invece, ad aumentare fra le donne (+2,2% annuo), per la diffusione dell’abitudine al fumo di sigaretta fra le italiane. Crescono invece i tumori del pancreas, della tiroide e i melanomi.
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