Campane rubate sull’isola di Nona
FIUME. Un furto che ha particolarmente addolorato i credenti di Nona (Nin), Zara e dintorni. Alcuni giorni fa sono sparite le due campane della chiesetta di Ze›evo, isoletta situata nelle vicinanze dell'antica località dalmata di Nona (regione zaratina), tempio consacrato alla Miracolosa apparizione della Madonna. I ladri sono entrati in azione a poche settimane dal tradizionale e suggestivo pellegrinaggio a bordo di imbarcazioni, che vede ogni anno la partecipazione di centinaia di fedeli. A denunciare il furto delle due campane di bronzo, pesanti complessivamente 110 chili, è stato il parroco di Nona, don Božo Bariši„, il quale nei giorni scorsi ha voluto visitare l'isolotto, che si trova a circa 13 chilometri dalla terraferma e dove il 5 maggio si celebra l'apparizione della Madonna ad una vedova di nome Elena, miracolo che secondo le cronache del tempo sarebbe avvenuto nel 1516.
«Non potevo credere ai miei occhi – ha detto il religioso – e soprattutto non potevo credere che qualcuno potesse prendersi via le due vecchie campane. È qualcosa di inaudito. Quando è avvenuto il furto? Difficile dirlo perché ho visitato l'ultima volta la chiesetta della Madonan di Ze›evo lo scorso agosto». Don Božo ha precisato che una campana ha 47 centimetri di diametro e pesa 60 chili, l'altra presenta 5 centimetri di diametro in meno e pesa mezzo quintale. Erano state acquistate nel 1939 dagli abitanti di Nona e recavano la scritta “Madonna di Ze›evo prega per noi. Gli abitanti di Nona col loro autocontributo 1939. Fonderia Giacomo Crespi Spalato”. Parliamo di uno tra i più degni rappresentanti della famiglia di fonditori cremaschi, attivi fin dal XV secolo. Secondo gli esperti, le due campane hanno un valore di 15 mila kune, qualcosina in meno di 2 mila euro.
A soffermarsi sul clamoroso episodio è stata anche la direttrice dell'Assoturistica di Nona, Marija Dejanovi„: «Ci hanno trafugato due campane care alla memoria dei nostri abitanti, per giunta in un momento in cui al competente ministero croato è stato chiesto di iscrivere la chiesa di Ze›evo nel Registro dei beni culturali della Croazia». La polizia è impegnata nelle ricerche e non sarà facile risalire al malvivente (o ai malviventi) che probabilmente avrà già venduto le due campane. Al mercato nero per un chilo di bronzo si possono ricevere da 30 a 50 kune, che al cambio fanno da 3,93 a 6,56 euro.
Cenni storici: nel 1550 i Turchi, respinti con gravi perdite a Zara e Nona, si vendicarono su Ze›evo, bruciarono la chiesa (successivamente ricostruita) e uccisero i monaci eremiti, portando via la statua della Madonna. Si narra che furono gli abitanti di Nona a ricomprarla dai Turchi, con le apparizioni miracolose che ebbero luogo più volte nel 1516, riconosciute dalle allora autorità ecclesiastiche. Da quell'anno la Madonna di Ze›evo viene venerata ogni anno il 5 maggio con un pellegrinaggio via mare, al quale partecipano decine di natanti e moltissime persone, che giungono sull'isoletta da varie parti della Croazia.
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